La cosidetta intifada dei coltelli non accenna a placarsi in Medio Oriente, dove un palestinese è stato ucciso per aver tentato di aggredire all’arma
La cosidetta intifada dei coltelli non accenna a placarsi in Medio Oriente, dove un palestinese è stato ucciso per aver tentato di aggredire all’arma bianca dei soldati israeliani nei pressi di un posto di blocco in Cisgiordania.
Sul posto la tensione resta alta, come dimostra la reazione dei militari all’arrivo dei giornalisti, tenuti a distanza con il lancio di granate assordati.
A sud di Tel Aviv, un altro attacco: l’aggressore, un palestinese di 19 anni, ha pugnalato una donna anziana e un uomo. Entrambi sono in gravi condizioni. Un terzo israeliano è stato ferito in modo più lieve. L’aggressore è stato neutralizzato da un gruppo di cittadini e consegnato alla polizia.
Intanto, a Ramallah, in Cisgiordania, sono stati celebrati i funerali di due palestinesi uccisi il 13 ottobre scorso, mentre tentavano di disarmare un soldato israeliano. Nell’ultimo mese sono 67 le vittime palestinesi, in buona parte adolescenti uccisi per aver compiuto delle aggressioni, e undici quelle israeliane.