La Corte di giustizia europea dà ragione ai difensori della protezione dei dati personali contro Facebook. L’istituzione che ha sede in Lussemburgo
La Corte di giustizia europea dà ragione ai difensori della protezione dei dati personali contro Facebook.
L’istituzione che ha sede in Lussemburgo ha invalidato la decisione della Commissione europea secondo cui gli Stati Uniti garantirebbero un livello di tutela sufficiente.
Sarà quindi lecito che la giustizia irlandese esamini la denuncia di Max Schrems affinché si vieti al social network di conservare negli Stati Uniti i dati degli iscritti.
La causa era stata intentata dal giovane austriaco dopo lo scandalo Datagate.
La battaglia di Schrems era partita nel 2011, quando aveva chiesto a Facebook una copia di tutte le informazioni personali incamerate su di lui, ricevendo in risposta oltre 1.200 pagine.