Iran, migliaia ai funerali dei pellegrini morti alla Mecca. Teheran chiede giustizia

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Di Debora Gandini
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Una domenica di lutto in Iran. Migliaia di persone hanno partecipato a Teheran ai funerali dei fedeli rimasti uccisi nella calca durante il

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Una domenica di lutto in Iran. Migliaia di persone hanno partecipato a Teheran ai funerali dei fedeli rimasti uccisi nella calca durante il pellegrinaggio di circa due settimane fa alla Mecca. Una tragedia che, oltre al dolore, sta aumentando le tensioni tra i due Paesi. L’Iran ha accusato le autorità saudite di aver gestito male la sicurezza mentre per il governo saudita la colpa è solo dei numerosi pellegrini indisciplinati.

“Sono passati 10 giorni da questo terribile incidente che ha sconvolto la mia vita. Anche se ho non perso nessuno dei miei cari non posso fare a meno di pensare alle famiglie colpite dalla catastrofe”, dice una donna. Un pensiero condiviso da tutta la comunità. “Sono qui per esprimere la mia solidarietà alle famiglie in lutto. Molte hanno dei bambini piccoli, a loro vanno le mie condoglianze”, fa notare un’altra donna.

In totale sono oltre 760 i morti, 460 di nazionalità iraiana. Il bilancio è il più grave dalla strage del 1990, quando moritono oltre 1.400 persone. Un disastro che sta fomentando sempre di più la rivalità tra l’Iran sciita e l’Arabia Saudita sunnita che ha avviato un’indagine su quanto accaduto. La gente vuole delle risposte, dice il nostro corrispondente a Teheran, vuole conoscere i nomi dei responsabili. I colpevoli non possono restare impuniti.

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