Emergenza profughi: Orban all'Onu "Europa rischia di essere destabilizzata"

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Di Euronews
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Messaggio del Papa: "bisogna difendere anche il diritto a non emigrare"

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Superare le misure d’urgenza e trovare una soluzione stabile alla gestione dei flussi migratori.

La più grande emergenza profughi dalla Seconda guerra mondiale arriva a New York in un incontro di alto livello sulle migrazioni a margine dell’Assemblea Generale Onu.

500mila persone quest’anno hanno raggiunto l’Europa dal Medio Oriente e dall’Africa, tra loro 350mila potrebbero ottenere il diritto d’asilo.

Il premier ungherese, Viktor Orban, mantiene la linea dura: “Ai confini ungheresi arrivano da Siria, Iraq, Pakistan, Afghanistan e più recentemente dalla regione sub-sahariana – ha spiegato Orban – Vorrei che fosse chiaro, l’Europa non sarà in grado di portare questo fardello da sola. Se non ci sarà un cambiamento della tendenza attuale, l’Europa sarà destabilizzata”.

Il capo del governo turco Ahmet Davutoglu a New York torna a proporre la creazione di una “zona cuscinetto” in Siria per proteggere i civili in fuga dal conflitto: “Il numero totale dei siriani in Turchia ha superato i 2 milioni. Nei campi sono alloggiati circa 260.000 siriani. In alcune città turche al confine, i siriani sono più dei turchi – ha detto il premier turco – A Kilis, per esempio, i siriani rappresentano il 54% della popolazione e i turchi sono diventati una minoranza”.

Da Roma arriva il messaggio di Papa Francesco: bisogna difendere anche il diritto a non emigrare, contribuendo allo sviluppo dei Paesi d’origine.

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