Promesse di libertà e prosperità da una parte e messa in guardia da impoverimento ed emarginazione dall'altra. Tra gli opposti fronti è scontro fra civiltà
Promesse di libertà e prosperità da una parte, minacce di impoverimento ed emarginazione dall’altra. Nei suoi comizi dell’ultima ora, ha assunto i toni di uno scontro fra civiltà la campagna elettorale per le regionali di domani in Catalogna. Consultazioni a cui, in caso di vittoria, il fronte indipendentista ha promesso di far seguire la secessione da Madrid entro un anno e mezzo.
Invencibles! #VotaPerMipic.twitter.com/C7cWCbOQZN
— Junts pel Sí (@JuntsPelSi) 25 Settembre 2015
Già vittorioso al simbolico referendum dello scorso novembre, il presidente della Catalogna Artur Mas ha arringato la folla, promettendo che questa sarà la volta buona. “Queste – ha scandito con enfasi dal palco – sono le elezioni che ci porteranno prosperità, giustizia sociale e uguali opportunità per tutti”.
Sul fronte opposto, il premier Rajoy ha replicato prima diffondendo un video in catalano e poi accusando gli avversari di mentire agli elettori.
.@marianorajoy: "Hay que votar para comenzar una nueva etapa de normalidad en Cataluña" #yovotoalbiolhttps://t.co/o8eJOLEwGG
— Partido Popular (@PPopular) 25 Settembre 2015
“Perché non dicono la verità? – ha insistito anche lui da Barcellona – Quali sarebbero le ricadute sull’Unione Europea? Chi pagherebbe le pensioni? Che fine farebbero i diritti in quanto cittadini spagnoli ed europei? Dove e cosa riuscirebbe poi ad esportare la Catalogna? E chi le accorderebbe fiducia sui mercati? Perché queste risposte non vengono date alla popolazione?”.
Tutto quello che c‘è da sapere sulle elezioni regionali in Catalogna
Ad appoggiare Rajoy è intervenuto anche l’ex presidente francese Sarkozy: un sostegno che fa eco a quello di altri leader internazionali, ma che sembra potrà al massimo allontanare gli indipendentisti dal traguardo della maggioranza assoluta.