Russia: emergenza siccità a Rostov, a rischio 20% raccolta grano

Russia: emergenza siccità a Rostov, a rischio 20% raccolta grano
Di Salvatore Falco
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Condizioni meteo difficili sin dallo scorso autunno

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La siccità nella regione di Rostov mette a rischio la raccolta nel granaio russo. Se nelle prossime settimane non arriverà la pioggia, si rischia un crollo dei raccolti tra il 5 e il ​​20% su un’area di 400mila ettari, grande quanto il Molise. Si tratta della più grave siccità nella regione dal 2010.

“Le condizioni meteo sono così difficili sin dallo scorso autunno – spiega Roman Bondarev, direttore delle operazioni della multinazionale RZ Agro – La scarsa umidità è durata fino ad aprile, poi sono arrivate le prime piogge che garantito la crescita del grano fino al punto in cui lo vedete ora”.

Le temperature elevate, fino a 34 gradi nel mese di maggio, hanno colpito anche la regione di Krasnodar, più a sud.

La Russia produce l’8% della produzione mondiale di grano. Rostov, Krasnodar e Volgograd sono le tre regioni che esportano grano per i mercati mondiali, in particolare verso il Nord Africa e il Medio Oriente attraverso il Mar Nero.

L’emergenza siccità non arriva da sola. Il grano russo fa i conti anche con la caduta del rublo. Perché se da un lato questo favorisce le esportazioni, dall’altro fa impennare i costi di acquisto e manutenzione dei mezzi agricoli di importazione.

“Fino al 2011 avevamo solo trattori di fabbricazione russa. Dal 2011 abbiamo iniziato a comprare veicoli stranieri – ricorda il coltivatore Andrei Shiray – Perché l’abbiamo fatto? Perché questi mezzi consumano meno carburante, hanno bisogno di meno manutenzione ed è più facile trovare pezzi di ricambio”.

Il granaio russo ha bisogno di 20 millimetri di precipitazioni nel prossimo mese per ottenere un raccolto in linea con la produzione degli ultimi anni, 2 tonnellate e mezzo per ettaro. Il rischio, anche alla luce delle sanzioni internazionali, è quello di un’impennata dei prezzi per il mercato interno.

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