Spagna, bimbo chiuso nel trolley a Ceuta ottiene permesso di 1 anno

Spagna, bimbo chiuso nel trolley a Ceuta ottiene permesso di 1 anno
Di Euronews
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Immagini che hanno fatto il giro del mondo quelle di Adou Outtar, il bimbo ivoriano di otto anni che il 7 maggio, raggomitolato in un trolley, era

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Immagini che hanno fatto il giro del mondo quelle di Adou Outtar, il bimbo ivoriano di otto anni che il 7 maggio, raggomitolato in un trolley, era stato fotografato da uno scanner alla frontiera di Ceuta, l’enclave spagnola in Marocco.

Lunedì, le autorità di Madrid gli hanno concesso un permesso di soggiorno temporaneo: per un anno, potrà stare con la madre che già vive a Fuerteventura, nelle Canarie.

“E’ mio figlio – dice la donna – ho tutti i documenti per provarlo, non mi manca niente”.

In attesa dei risultati dell’esame del Dna, che dovrebbero sciogliere ogni dubbio, il bambino è affidato ai servizi sociali.

Ma la scelta di Madrid ha suscitato una valanga di critiche nel Paese, costringendo il governo sulla difensiva:

“Uno scopo umanitario non autorizza a violare la legge, né a mettere a repentaglio la vita di un bambino. Dobbiamo ribadirlo perché altrimenti rischieremmo di incoraggiare l’illegalità”, sottolinea il ministro dell’Interno, Jorge Fernández Díaz.

Molti sono convinti che l’esecutivo abbia fatto proprio questo: un regalo alle mafie, le stesse che avevano chiuso Adou in una valigia: ufficialmente all’insaputa del padre, che potrebbe venire scarcerato nei prossimi giorni.

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