Burundi: decine di migliaia di profughi che sciamano in Ruanda e Tanzania

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Di Euronews
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È lotta di potere oltre che lotta di strada in Burundi, uno dei paesi più poveri d’Africa. Le proteste hanno provocato decine di migliaia di profughi

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È lotta di potere oltre che lotta di strada in Burundi, uno dei paesi più poveri d’Africa. Le proteste hanno provocato decine di migliaia di profughi che cercano di fuggire in Ruanda.

Con l’arresto venerdì del generale golpista Godefroid Nyiombare si pensava che fosse tornata la calma.

Il presidente Nkurunziza, che si vorrebbe presentare per un terzo mandato, vietato dalla costituzione credeva di aver ripreso il controllo del paese. La situazione sul terreno è invece profondamente diversa. Senza contare che ci sono bande armate che ormai imperversano sul territorio.

La situazione dei profughi è spaventosa, ad esempio sulle rive del lago Tanganica, dove un medico dice: “Ci sono 64000 persone fuggite dal Burundi. Altre stanno arrivando ce ne sono molte ai confini. Non possiamo dare cifre precise, ma la situazione è complicata”.

Ufficialmente si tratta di scontri interetnici fra Hutu e Tutsi, ma in realtà è lotta di potere e alcune nazioni hanno cominciato a interessarsi al Burundi da quando Nkurunziza ha iniziato a rinegoziare contratti di sfruttamento minerario. Il timore resta quello che il Burundi si trasformi in quello che due decadi fa divenne il vicino Ruanda, dilaniato dai massacri interetnici.

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