Il segretario di Stato Usa: via le sanzioni se Minsk viene completamente implementata.
Prove tecniche di disgelo tra Stati Uniti e Russia, concentrate nella calorosa stretta di mano tra John Kerry e Sergei Lavrov.
Il segretario di Stato americano si è spinto in pieno territorio avverso, a Sochi, sul Mar Nero, lo stesso che bagna quella Crimea, prima scintilla della crisi ucraina ancora in corso, per incontrare il ministro degli Esteri russo.
“Se e quando Minsk sarà pienamente implementata – ha detto Kerry nella conferenza stampa congiunta finale – è chiaro che le sanzioni americane ed europee potranno cominciare a essere revocate. Ma voglio che siano chiare anche le preoccupazioni riguardo la situazione sul campo, dove si continuano a registrare violazioni del cessate il fuoco”.
La Russia ammette che non è solo Kiev a venir meno agli accordi.
“Sono d’accordo con John – ha replicato Lavrov – che il cessate il fuoco continua a essere violato. Ci sono anche violazioni all’accordo sul ritiro delle armi pesanti, da ambo i lati, a volte più da un lato, a volte più dall’altro”.
Kerry ha incontrato anche il presidente Vladimir Putin. Oltre alla questione ucraina sul tavolo quella terrorismo, con l’intenzione manifestata di lavorare insieme ai dossier Siria e Iran.