I corsi e ricorsi della guerra: veterano ucraino, ha perso il nipote nel Donbass

I corsi e ricorsi della guerra: veterano ucraino, ha perso il nipote nel Donbass
Di Alfredo Ranavolo
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La storia di Ivan e Ivan, nonno e nipote omonimi. Il primo aveva combattuto contro i nazisti, il secondo ha perduto la vita nei combattimenti nell'est.

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Se la guerra ha un insegnamento per gli uomini, è che gli uomini non imparano dalla guerra.

Ivan Zaluzhniy, 97 anni il 10 maggio, è un veterano della Seconda guerra mondiale, che ha combattuto per proteggere l’Unione Sovietica dall’avanzata dei nazisti.

È sopravvissuto agli orrori del più grande conflitto di sempre, per poi veder morire il suo omonimo nipote in uno su scala assai più ridotta: quello nell’est dell’Ucraina tra filorussi e fedeli a Kiev.

Racconta che non ha cercato di dissuadere suo nipote, pur mettendolo in guardia dal pericolo. “So che non ci sono guerre senza vittime. Ho detto a mio nipote che avevo visto i miei amici morire al fronte. Quindi Ivan sapeva cos‘è la guerra. Ma mi disse: ‘io voglio proteggere la mia Patria, la mia Ucraina. Voglio combattere come ha fatto mio nonno”.

È morto nell’agosto 2014, Ivan il giovane, combattendo nel Donbass. La sua divisa e un fischietto sono esposte, assieme alla foto del nonno, in una nuova mostra al museo di Kiev dedicato alla Seconda guerra mondiale.

Il regista ucraino Oles Sanin ha tratto un video da questa storia, realizzato in occasione del 70mo anniversario della vittoria sul nazismo. In contrapposizione alle affermazioni di alcuni media russi, che minimizzano il ruolo degli ucraini nella seconda guerra mondiale, affermando che in tanti simpatizzassero per Hitler.

Ivan Zaluzhniy si era arruolato nel 1942, quando i tedeschi avanzavano verso Leningrado. “Eravamo – ricorda – nelle stesse trincee, abbiamo condiviso un pezzo di pane o, se non c’era niente da fumare, una sigaretta in dieci soldati. Io non incolpo i russi, ma dico: ‘ragazzi, chi mi sente là fuori? Per favore fate appelli, scrivete al presidente. Cosa state facendo? Abbiamo combattuto insieme”.

Una fazione opposta esisteva in Ucraina: il Movimento di liberazione nazionale (antisovietico) e Ivan ha incontrato un veterano che combatteva sull’altro fronte. Oggi si stringono la mano, sperando che un domani non così remoto, chi oggi si combatte nell’est faccia lo stesso.

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