Il passo indietro del leader segue quello del cancelliere ombra Ed Balls. Il rovescio elettorale decapita i vertici del partito
“Il Regno Unito ha bisogno di laburisti forti. E’ tempo ormai che qualcun altro assuma la leadership”. E’ con queste parole che Ed Miliband offre la sua testa a un partito che esce decapitato dal rovescio elettorale.
Il Regno Unito ha bisogno di un Labour forte. E' il momento di passare la mano
I am grateful to the people who worked on our campaign and for the campaign they ran. The responsibility for the result is mine alone.
— Ed Miliband (@Ed_Miliband) 8 Maggio 2015
“Mi assumo la piena e totale responsabilità di questo risultato – ha detto nel corso di una sentita conferenza stampa -. Sono profondamente dispiaciuto per tutti i colleghi che hanno perso i loro seggi. Oggi sarete ovviamente amareggiati e rattristati. Anche se abbiamo perso queste elezioni, la questione delle diseguaglianze che attraversano il Paese resterà sul tavolo e continuerà ad animare le nostre battaglie. Chiunque sarà il nuovo leader del Partito, continuerà a impegnarsi per un Paese che torni a servire la causa dei lavoratori”.
Oltre 25 seggi in meno delle precedenti elezioni, i numeri che spingono alla porta Ed Miliband e delineano il peggior risultato dei laburisti da 30 anni a questa parte.
In parte imputabile allo tsunami nazionalista che si è abbattuto sulla Scozia, il rovescio sembra rispecchiare un appello a un drastico rinnovamento.
Chi è #EdBalls , il cancelliere ombra sconfitto e perchè è nato l' #EdBallsDayhttp://t.co/SkLwzn80X3#lapselezioni#GE2015#Labour
— LAPS online (@lapsonline) 8 Maggio 2015
Se a spoglio ancora in corso, la fronda dei “blairiani” già invocava un passo indietro di Miliband, a confermare la bocciatura della classe dirigente del partito è anche la mancata elezione del suo braccio destro Ed Balls: alla vigilia in predicato per la poltrona di Ministro delle Finanze e oggi rimasto invece senza neanche un seggio alla Camera dei Comuni.