Il vertice del Fondo Monetario Internazionale a Washington ha lo sguardo intensamente rivolto ad Atene. La liquidità della Grecia e la necessità di
Il vertice del Fondo Monetario Internazionale a Washington ha lo sguardo intensamente rivolto ad Atene.
La liquidità della Grecia e la necessità di riforme per poter sbloccare la sempre più urgente nuova tranche di aiuti (7,2 miliardi di euro circa) sono state al centro della riunione dell’Fmi e della Banca Mondiale.
Il Ministro delle Finanze ellenico Yanis Varoufakis ha ribadito l’intenzione del governo d’avviare le riforme pur non fornendo dettagli a riguardo.
“Siamo disponibili al compromesso, al compromesso e ancora al compromesso per arrivare rapidamente ad un accordo” ha detto Varoufakis. “Ma non vogliamo finire per essere compromessi, non è per questo che siamo stati eletti”.
Il governo di Alexis Tsipras ha assicurato di essere in grado di saldare le scadenze dei prestiti previste per aprile ma, secondo indiscrezioni, avrebbe chiesto di posticipare quelle di maggio. Ipotesi già scartata dalla Direttrice dell’Fmi Christine Lagarde.
“Un ritardo non è chiaramente un’opzione auspicabile nella situazione attuale. Non si è mai presentato il caso di un’economia avanzata che abbia chiesto un rinvio dei pagamenti” ha detto Lagarde.
L’incertezza sulle prospettive economiche di Atene fa riemergere le congetture sul default della Grecia e su una sua possibile uscita dall’euro. Una “Grexit” è stata evocata questa settimana anche dal capo economista dell’Fmi Olivier Blanchard secondo il quale la zona euro sarebbe in grado di sopravvivere all’uscita di Atene dalla moneta unica anche se questo destabilizzerebbe i mercati finanziari.