Lo Yemen è sempre più sull’orlo del baratro. La situazione nel paese è precipitata, con i miliziani qaedisti che hanno preso il controllo di uno dei
Lo Yemen è sempre più sull’orlo del baratro. La situazione nel paese è precipitata, con i miliziani qaedisti che hanno preso il controllo di uno dei principali aeroporti. Inoltre si è dimesso l’inviato speciale dell’Onu, Jamal Benomar, dopo gli inutili sforzi per ottenere una transizione politica pacifica.
Fonti militari e testimoni hanno riferito che i miliziani hanno conquistato lo scalo di Riyan di Mukalla, la quarta città yemenita, dopo un conflitto a fuoco con i militari.
Il bilancio dei morti dall’inizio della crisi continua a crescere: più di 70 persone hanno la vita nelle ultime settimane, secondo le Nazioni Unite.
Tensioni anche sul piano diplomatico. Ieri l’Iran ha respinto le accuse saudite di sostenere militarmente gli insorti, e ha condannando i raid della coalizione.
“Potenze straniere non dovrebbero porre condizioni per il futuro dello Yemen, invece di impegnarsi a trattare. Quello che serve è di favorire il dialogo tra i diversi gruppi yemeniti, e questo è ciò che noi puntiamo a fare”.
E mentre continuano i bombardamenti per la quarta settimana, il conflitto genera profughi. A Gibuti, nei campi dell’Unhcr, sono già 130mila.