Piovono messaggi di cordoglio per la morte del padre della moderna Singapore, l’ex primo Ministro Lee Kuan Yew, deceduto durante la notte all’età di
Piovono messaggi di cordoglio per la morte del padre della moderna Singapore, l’ex primo Ministro Lee Kuan Yew, deceduto durante la notte all’età di 91 anni, a seguito di una polmonite acuta.
Il presidente degli Stati Uniti, Obama, lo ricorda come “un autentico gigante” e “uno dei più grandi strateghi del mercato asiatico”. Una fama non immeritata per l’uomo che, in trent’anni di governo, ha saputo traformare un’ex colonia britannica di cinque milioni di abitanti in un centro di riferimento per la finanza e il commercio globali.
Il ministro degli Esteri cinese, Hong Lei, afferma che “Lee Kuan Yew è stato uno stratega unico nel panorama asiatico, capace di coniugare valori orientali e visione internazionale, dando forma alle relazioni tra i due Paesi”.
Primo ministro dal 1959 al 1990, Lee Kuan Yew si è attirato il plauso internazionale per le sue politiche liberiste, ma ha anche suscitato critiche, dentro e fuori il Paese, per il modo in cui ha represso ogni opposizione politica e controllato i mezzi di informazione.
Il governo ha proclamato sette giorni di lutto nazionale che termineranno con i funerali di domenica prossima. La salma è stata portata a Istana, sede della presidenza di Singapore, e da mercoledì sarà esposta in Parlamento.
“Mi dispiace molto che non abbia vissuto fino al 9 agosto – afferma una residente – avrebbe potuto festeggiare i cinquant’anni di indipendenza del nostro Paese”.
Con la scomparsa del leader storico di Singapore, molti si chiedono se la città-stato non sia ormai matura per avviare un processo di democratizzazione a lungo rimandato.