Ucraina: scambio di accuse fra Kiev e separatisti. E la tregua langue

In Ucraina i separatisti filorussi affermano di stare iniziando il ritiro delle armi pesanti dalla zona-cuscinetto determinata dagli accordi di Minsk 2.
Kiev rinfaccia invece agli avversari, di continuare gli attacchi contro le prorie postazioni e le operazioni per minacciare Mariupol. Accuse che i separatisti rispediscono al mittente.
Così un portavoce separatista: “Il ritiro dell’artiglieria è iniziato in 4 città Debaltseve, Horlivka, Donetsk e Telmanovo. Ci stiamo ritirando dal fronte, ma non dappertutto. Al momento ci sono combattimenti all’aeroporto di Donetsk”.
I media hanno ripreso automezzi carichi di soldati ucraini che abbandonano Debaltseve, dopo sei mesi, direzione ovest. Lo stesso sembra facciano i separatisti anche se nelle ultime 24 ore si è registrato almeno un morto nelle file lealiste e sette feriti. Colonne di blindati e armi pesanti continuano a sfilare sulle strade della martoriata regione.
Kiev accusa: “La richiesta fondamentale per il ritiro delle nostre armi pesanti è il rispetto del primo articolo degli accordi di Minsk. Un punto non ancora rispettato”, ripete, “il ritiro delle armi pesanti. In realtà il nemico non fa che raggruppare e spostare le proprie batterie da una parte all’altra”.