Presidente egiziano al Sisi chiede aiuto all'Onu contro Isil

Presidente egiziano al Sisi chiede aiuto all'Onu contro Isil
Di Alberto De Filippis
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Cristiani copti vengono massacrati da Isil. Il Cairo risponde bombardando le basi degli integralisti in Libia orientale, ma il generale al Sisi

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Cristiani copti vengono massacrati da Isil. Il Cairo risponde bombardando le basi degli integralisti in Libia orientale, ma il generale al Sisi, presidente del dopo Morsi, sa che le guerre si vincono anche se si hanno buoni amici.

Per questo, l’uomo che preso il potere dopo l’epoca dei fratelli musulmani è venuto in Europa alla ricerca di sostegno e alleati. In un’intervista concessa a una radio francese ha detto: “Quello che accade in Libia potrebbe trasformare questo paese in una minaccia per l’intera ragione, non solo per l’Egitto. L’Europa e il bacino mediterraneo devono risolvere questo problema. I nostri amici europei non hanno finito il lavoro. Abbiamo abbandonato i fratelli libici nelle mani delle milizie estremiste”.

Al Sisi è andato oltre chiedendo al Consiglio di Sicurezza dell’Onu un intervento, anche di truppe di terra contro i terroristi in Libia.

Immagini come questo video di propaganda di Isil possono aiutare il presidente egiziano, visto che i prigionieri copti assassinati sulla spiaggia e la disperazione dei parenti delle vittime hanno fatto il giro del mondo e in molti chiedono un intervento deciso. Stavolta, nella loro quasi perfetta strategia di comunicazione e di terrore, quelli dell’Isil potrebbero aver commesso un errore.

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