“Cosa può fermare l’escalation del conflitto in Dombass? La diplomazia o le armi? I leader occidentali prenderanno la loro decisione finale dopo gli
“Cosa può fermare l’escalation del conflitto in Dombass? La diplomazia o le armi? I leader occidentali prenderanno la loro decisione finale dopo gli incontri di Minsk l’11 febbraio. intanto Kiev insiste e domanda armi per la difesa. Questo mercoledì il parlamento chiederà al congresso Usa di velocizzare l’invio di aiuti militari all’Ucraina”.
I confini delle autoproclamate repubbliche erano stati definiti dagli accordi di Minsk. Dallo scorso settembre, però, i separatisti hanno continuato a uscire da quella zona e guadagnare terreno e questo mercoledì è probabile che pretendano di vedersi riconosciuti altri 500 chilometri quadrati in più. Conquistati. Fino a che punto separatisti e russi siano disposti ad andare è il tema del contendere: “Kiev spera che le perdite possano convincere Putin a fermare l’aggressione, ma è probabile che queste preoccupazioni non siano sufficienti. Una soluzione militare è un’opzione solo per la Russia”.
Gli ucraini però ne hanno viste troppe in questi anni. Alcuni pensano che più armi possano fare più male che bene: “Non dobbiamo combattere o chiedere aiuti militari. Potremmo cominciare la terza guerra mondiale”.
Altri ritengono che l’occidente dovrebbe aiutare Kiev. Se i separatisti vincono ci saranno ricadute anche su altri paesi”.
Quello che preoccupa alcuni analisti occidentali è il ruolo di Mosca che vorrebbe un’Ucraina federale e non solo decentralizzata. Un’Ucraina ingovernabile in preda al caos amministrativo anche per evitare di veder realizzato il progetto di Kiev di entrare nella Nato.