Nello Yemen centinaia di sostenitori del movimento Houthi si sono ritrovati a Sanaa. Nello stadio della capitale hanno festeggiato la presa del
Nello Yemen centinaia di sostenitori del movimento Houthi si sono ritrovati a Sanaa. Nello stadio della capitale hanno festeggiato la presa del potere. Le Nazioni Unite non riconoscono l’acquisizione del governo da parte dei ribelli sciiti. Il colpo di stato del 6 febbraio è definito ‘‘un passo storico, necessario e importante’‘ per il futuro del Paese dal leader del gruppo degli Houthi, Abdel Malik al-Houthi.
“Non ci sono motivi perché le forze politiche osteggino questa iniziativa. La nostra mano è tesa a tutti i partiti in questo Paese’‘, ha detto durante un discorso trasmesso in televisione. ‘‘Lo spazio è aperto per la collaborazione, la cooperazione e la fratellanza in questa fase di transizione”.
Contro il “golpe” del movimento Houthi in migliaia hanno manifestato in diverse città dello Yemen, che è a maggioranza sunnita. Il 22 gennaio scorso i ribelli sciiti hanno occupato il palazzo presidenziale costringendo presidente e premier alle dimissioni.
‘‘Si tratta di un atto irresponsabile e di disprezzo nei confronti del popolo dello Yemen. Il movimento Houthi combatte solo per ambizione. Questo provocherà ai ribelli sciiti, che si fanno chiamare ‘Ansar Allah’ ovvero ‘sostenitori di Dio’, problemi sia in ambito regionale che internazionale’‘, spiega Wael al-Bahouni, attivista impegnato nelle rivolte del 2011 contro l’allora presidente Ali Abdallah Saleh.
Uomini armati appartenenti agli Houthi hanno disperso i manifestanti sparando in aria. Secondo alcune fonti di stampa a Sanaa almeno 17 persone sono state arrestate.