Corte Onu: Crozia e Serbia non colpevoli di genocidio

Corte Onu: Crozia e Serbia non colpevoli di genocidio
Di Salvatore Falco
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Croazia e Serbia assolte per mancanza di prove dall’accusa di genocidio durante la guerra dei Balcani. Con un verdetto atteso da ben sedici anni, la

Croazia e Serbia assolte per mancanza di prove dall’accusa di genocidio durante la guerra dei Balcani. Con un verdetto atteso da ben sedici anni, la Corte Internazionale di Giustizia ha sentenziato che i due Paesi non si resero direttamente colpevoli di stermini di massa.

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Per la Corte non ci sono prove suffcienti del proposito deliberato di eliminare un determinato gruppo etnico. La loro responsabilità è circoscritta al solo fatto di “non averlo impedito”.

“La Corte ritiene che, anche nel loro insieme e interpretate alla luce del contesto militare globale contemporaneo, i passaggi delle trascrizioni di Brioni* citati dalla Serbia così come il resto del documento, non determinano l’esistenza del dolo specifico – Dolus Specialis – che caratterizza il genocidio”, ha detto in aula il presidente della massima istanza Onu, il magistrato e diplomatico slovacco, Peter Tomka.

Zagabria accusava Belgrado di colpevolezza nelle operazioni di pulizia etnica dal 1991 al 1995.

Nel 2010 Belgrado presentò una controdenuncia, accusando la Croazia della morte di 6.500 persone e dell’espulsione della minoranza serba della Croazia.

*Le trascrizioni di Brioni confermerebbero l’intenzione dei vertici croati di cacciare i civili serbi dalla cosiddetta “Repubblica serba della Krajina”, a prescindere dal fatto se i colpi d’artiglieria fossero o meno legittimi.

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