Russia-Ucraina: una donna in carcere a Mosca per alto tradimento

In prigione in Russia con l’accusa di tradimento. Svetlana Davydova, una mamma di 36 anni della regione di Smolensk, lo scorso aprile aveva chiamato l’ambasciata ucraina a Mosca avvisandola del possibile spostamento di soldati russi nel Donbass di cui aveva sentito parlare in una conversazione telefonica su un autobus. Nove mesi dopo i servizi segreti russi l’hanno arrestata.
Il marito, Anatoly Gorlov, racconta che la donna è contro il conflitto in Ucraina. “Credo che chiamando l’ambasciata ucraina abbia soltanto voluto evitare la morte di altre persone nel conflitto. Inoltre dicono che la Russia non è impegnata nella guerra in Ucraina o in cose del genere. Quello che so è che mia moglie non intendeva danneggiare nessuno”.
Svetlana è mamma di sette bambini, fra cui un neonato. La giustizia avrebbe minacciato di toglierglieli se neppure lui collaborasse. “I bambini soffrono a modo loro, perché la mamma è andata via. La mamma non è qui, è altrove, dietro le sbarre, in prigione, ma sanno anche che papà farà di tutto affinché possano riavere la loro mamma”.
Svetlana Davydova è detenuta nel carcere moscovita di Lefortovo, a 300 chilometri da casa. Rischia vent’anni di carcere. C‘è chi si chiede dove sia il tradimento visto che Mosca ufficialmente nega di essere in guerra con l’Ucraina.