Giorno della Memoria, ad Auschwitz parlano i sopravvissuti

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Il 27 gennaio 1945 l’esercito dell’Armata rossa entrò nel campo di sterminio di Auschwitz, in Polonia. 70 anni dopo, il mondo si ferma e ricorda. La

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Il 27 gennaio 1945 l’esercito dell’Armata rossa entrò nel campo di sterminio di Auschwitz, in Polonia. 70 anni dopo, il mondo si ferma e ricorda.

La ‘soluzione finale’ del regime nazista significò lo sterminio di oltre 1.100.000 persone: il 90%, ebrei.

Protagonisti del 70 anniversario della liberazione, alla presenza silenziosa di 38 capi di Stato e di governo, sono i sopravvissuti. Sono oltre 300, molti quasi centenari.

“La shoa è la nostra grande vergogna” ha detto ieri il Cancelliere tedesco, Angela Merkel. Non sarà presente alla cerimonia principale, che si svolgerà alle 15.30 davanti alla Porta della morte di Birkenau, Vladimir Putin. Il presidente russo – impegnato in un braccio di ferro con l’Occidente sulla crisi ucraina – è rimasto a Mosca.

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