Francia, sepolta in un cimitero vicino la bambina rom "indesiderata" a Champlan

Sarà il cimitero di Wissous, vicino a Champlan, a ospitare il corpicino di Maria Francesca, la bimba rom di due mesi, deceduta il giorno di Natale, alla quale è stata negata la sepoltura nel paese dell’Ile de France.
Circostanza negata dal sindaco, Christian Leclerc, che ha parlato di “un’incomprensione nella catena decisionale”.
Ma la vicenda ha lasciato il segno.
“Credo – ha dichiarato un uomo interpellato su quanto accaduto – che in questo caso abbiamo raggiunto l’indicibile, l’abiezione. Si tratta di una bimba morta è non le si riconosce nemmeno il diritto alla sepoltura. È orribile”.
Nella notte tra domenica e lunedì il municipio è stato ricoperto di vernice. Su uno dei muri è stata trovata una scritta che accomunava il sindaco (il cui nome era scritto, peraltro, con la “c” finale mancante) e il primo ministro Valls in un “razzismo di Stato”.
Leclerc, che si trovava a Nizza e non ha presenziato alla cerimonia ha presentato le sue scuse alla famiglia della piccola, offrendo una tomba per la sepoltura. Ma i genitori hanno rifiutato.