Ucraina, botta e risposta dal vertice Osce di Basilea tra Usa e Russia. Kerry: Mosca riconquisti la nostra fiducia

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Di Euronews
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Il segretario di Stato americano John Kerry assicura che gli Stati Uniti non cercano nella crisi ucraina il pretesto per uno scontro con Mosca, nello

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Il segretario di Stato americano John Kerry assicura che gli Stati Uniti non cercano nella crisi ucraina il pretesto per uno scontro con Mosca, nello stesso giorno in cui il capo del Cremlino accusa Washington di voler indebolire la Russia attraverso le sanzioni.

Nella città svizzera di Basilea, dove si tiene la conferenza annuale dell’Organizzazione per lo sviluppo e la cooperazione in Europa, il ministro degli Esteri di Mosca, Sergei Lavrov, ha detto che, “su invito del presidente ucraino Poroshenko, gli esperti militari russi stanno aiutando le parti in conflitto a raggiungere un accordo per far tacere le armi pesanti” e consentire alla missione dell’Osce di monitorare il rispetto della tregua siglata a Minsk lo scorso settembre.

Ma è proprio questo ruolo di mediazione che gli Stati Uniti non riconoscono a Mosca, sostenendo invece che il Cremlino appoggi illegalmente i ribelli ucraini filo-russi.

Poco prima di Lavrov, era stato infatti Kerry a intervenire, affermando che “nessuno dei Paesi che difendono la sovranità dell’Ucraina sul proprio territorio desidera vedere la Russia isolata” a causa delle sue stesse azioni. “Siamo convinti – ha aggiunto Kerry – che Mosca possa riconquistare credibilità aiutando a calmare le acque”.

Il conflitto nell’Ucraina orientale è stato anche al centro dell’incontro tra il ministro degli Esteri di Kiev e l’Alta rappresentante per la politica estera e la sicurezza dell’Unione europea, Federica Mogherini.

Ma, fuori dalla sede del vertice, un gruppo di manifestanti ha espresso disappunto contro la reticenza dell’Osce a prendere misure più efficaci per mettere fine alla guerra fratricida nell’est dell’Ucraina.

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