Un milione e duecentomila namibiani alle urne oggi per eleggere il nuovo Presidente e rinnovare anche il Parlamento, con poche sorprese in vista: è data per scontata la riconferma dello SWAPO, il partito anti-colonialista e anti-apartheid che ha vinto tutte le elezioni dall’indipendenza del paese, conseguita nel 1990.
Stabilità, ma la voglia di cambiamento c‘è. È che lo si chiede agli stessi che hanno governato finora:
“La ragione per la quale vado a votare è che ho fiducia in questa leadership, ma spero che rivedano le loro proposte”.
“Da quelle persone, o dalle onorevoli persone elette e messe al potere, mi aspetto che tengano davvero fede alle loro promesse, insomma, che ci sia un cambiamento. Vogliamo vedere un cambiamento. La Namibia ha una popolazione ridotta, è una popolazione gestibile”.
L’attuale premier, il settantatreenne Hage Geingob, dovrebbe andare alla presidenza, dove sostituirà Hifikepunye Pohamba. Geingob è premier da dodici anni. Per la prima volta il voto è elettronico.