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Pandemia, Oms approva trattato per prevenzione e risposta alle epidemie globali dopo Covid-19

Il capo dell'OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus parla alla 78a Assemblea Mondiale della Sanità a Ginevra, Svizzera, il 19 maggio 2025.
Il capo dell'OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus parla alla 78a Assemblea Mondiale della Sanità a Ginevra, Svizzera, il 19 maggio 2025. Diritti d'autore  Magali Girardin/Keystone via AP Photo
Diritti d'autore Magali Girardin/Keystone via AP Photo
Di Gabriela Galvin
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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L'accordo sarà vincolante, ma non entrerà subito in vigore. I Paesi membri hanno lasciato alcuni punti in sospeso, che dovranno essere ulteriormente discussi, come la condivisione dei vaccini. Il testo è stato votato a maggioranza, l'Italia si è astenuta

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L'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha approvato a maggioranza martedì un trattato per affrontare le epidemie globali, per fare tesoro dell'esperienza vissuta dopo il 2020 ed evitare gli errori commessi durante la pandemia di Covid-19.

L'approvazione dell'Accordo pandemico globale con 124 favorevoli, alla riunione annuale dell'Oms a Ginevra, è arrivata dopo le tensioni di lunedì, quando la Slovacchia ha messo in discussione il testo per timori sulla sovranità nazionale, per poi astenersi alla fine al pari di Italia, Polonia, Iran, Israele, Russia e altri cinque Paesi.

L'accordo "garantirà che i Paesi lavorino insieme e meglio, più velocemente e in modo più equo per prevenire e rispondere alla prossima minaccia di pandemia", ha dichiarato il direttore dell'agenzia Onu, Tedros Adhanom Ghebreyesus, "oggi il mondo è più sicuro".

Il documento, secondo una nota dell'Oms, è il frutto di tre anni di intensi negoziati avviati "a causa delle lacune e delle disuguaglianze individuate nella risposta nazionale e globale al Covid-19"

Pandemia, accordo globale all'Oms per la prevenzione: Italia si astiene

L'accordo giuridicamente vincolante per i 193 Paesi membri dell'organizzazione (ma a inizio 2025 gli Usa hanno avviato il processo di uscita) include misure prevenire future pandemie e organizzare una risposta comune, che include un maggiore accesso per tutti ai vaccini.

Quella dei vaccini e altre questioni sono tuttavia ancora controverse. I negoziati dunque proseguiranno prima dell'entrata in vigore del nuovo trattato, auspicabilmente entro un anno.

Tra le proposte ancora sul tavolo c'è la creazione di un nuovo sistema di accesso ai patogeni e di condivisione dei benefici (noto come Pabs), tramite cui si possano condividere campioni e dati degli agenti patogeni con le case farmaceutiche in cambio dell'accesso a eventuali vaccini e farmaci.

Una volta conclusi i negoziati sul nuovo trattato, i vari Paesi dovranno ratificarlo e il testo entrerà in vigore con la firma di almeno 60 Stati.

Si prevede tuttavia che gli Stati Uniti non ratificheranno il trattato sotto l'amministrazione Trump, il che potrebbe comprometterne l'efficacia.

"Quasi nessuno avrebbe pensato che ciò fosse possibile dopo il ritiro degli Stati Uniti dall'Oms", ha comunque dichiarato la ministra della Salute tedesca, Nina Warken, prima del voto.

Secondo Warken, l'Oms dovrebbe continuare le riforme in corso e concentrarsi sui suoi "compiti fondamentali: sorveglianza sanitaria globale, prevenzione delle pandemie, controllo delle malattie e accesso equo alle cure sanitarie".

L'astensione dell'Italia, dove il movimento no-vax ha simpatizzanti nella maggioranza e nel governo di Giorgia Meloni, è stata aspramente criticata dall'opposizione e da vari esperti medici.

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