Il cambiamento epocale è già stato introdotto in altri grandi tornei Slam e in altri sport. I critici sostengono che tolga teatralità e sacralità al tennis. Gli stessi giocatori si sono lamentati di non sentire le chiamate della voce artificiale
La tecnologia ha sostituito la tradizione nel grande slam del tennis per eccellenza, Wimbledon. Non si tratta della regola principale, quella di indossare divise completamente bianche per giocatori e giocatrici, ma la squadra arbitrale.
Per la prima volta però nel torneo britannico però, che ha preso il via lunedì e dopo 147 anni di storia, i giudici di linea (che stabiliscono se la palla è dentro o fuori dal campo) sono stati sostituiti da macchinari forniti di telecamere e un software di intelligenza artificiale.
Ci sono state alcune piccole proteste contro l'uso della tecnologia al posto delle classiche chiamate dei giudici. Per altri, la sostituzione toglierà un pizzico di teatralità al torneo.
Ma anche i giocatori hanno avuto da ridire sull'introduzione della nuova tecnologia in campo. Durante il sorteggio femminile del tabellone, la giocatrice cinese Yuan Yue ha detto che il sistema di chiamata era troppo silenzioso per sentirlo durante il gioco.
"La voce non riesco a sentirla, è un troppo bassa", ha dichiarato Yuan chiedendo di alzare il volume. Il giudice di sedia le ha risposto che non poteva.
"Non mi importa, voglio solo sentire chiaramente. La voce dell'arbitro è molto più alta di quella automatica, quindi possiamo sentirla chiaramente. Altri tornei non hanno questo problema", ha aggiunto la tennista.
La chiamata elettronica è stata utilizzata anche al Queen's Club Championship di Londra all'inizio del mese.
"Hanno usato voci molto calme, come se la voce non fosse sicura", ha detto a Bbc Sport l'ex giudice di linea Pauline Eyre, che ha lavorato a Wimbledon per 16 anni.
"È come se dicesse 'Fuori... credo'. È un po' imbarazzante", ha aggiunto Eyre.
"Useremo voci diverse su campi diversi, in modo da non creare confusione tra campi vicini", ha dichiarato a Bbc Sport Eloise Tyson, responsabile delle comunicazioni di Wimbledon.
Nel frattempo, sia Fabio Fognini che Carlos Alcaraz hanno contestato il nuovo sistema nel loro incontro, lunedì, che ha visto la vittoria dello spagnolo. Tuttavia, l'arbitro umano ha ancora l'ultima parola.
Come funziona la tecnologia?
Il sistema di chiamate in linea è stato sviluppato dal sistema Hawk-Eye, di proprietà della Sony e utilizza l'intelligenza artificiale per analizzare i filmati provenienti da un massimo di 18 telecamere, che seguono la palla attraverso il campo.
L'azienda afferma che la tecnologia emette una notifica entro un decimo di secondo se la palla è fuori e può tracciare la palla entro tre millimetri. Le immagini in diretta della palla possono essere comunque verificate successivamente.
Wimbledon non è l'unico torneo di tennis a impiegare questa tecnologia: anche gli US Open e gli Australian Open la utilizzano. Il Roland Garros di Parigi ha mantenuto invece i giudici di linea, con la motivazione di volere mantenere la tradizione.
L'Hawk-Eye è utilizzato anche in sport come la pallavolo, il calcio e il rugby.