MetaAI sarà lanciata in tutta Europa, mesi dopo che l'azienda ha affrontato le perplessità delle autorità di regolamentazione per l'uso di dati personali per addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale
La Commissione europea è in attesa di una valutazione dei rischi da parte di Meta per verificare se la nuova funzione di chat AI del gigante tecnologico soddisfi gli obblighi previsti dalle norme Ue sulle piattaforme online.
Un portavoce della Commissione ha dichiarato ad Euronews che "alcuni aspetti" di MetaAI rientrano nel campo di applicazione del Digital Services Act (Dsa), che stabilisce gli standard di sicurezza e trasparenza.
In base al Dsa, un'azienda deve presentare alla Commissione una valutazione dei rischi ogni anno, ma anche prima dell'implementazione di nuove funzioni.
"Una volta ricevuta la valutazione dei rischi, analizzeremo attentamente tutti i documenti pertinenti per garantire la conformità con il Dsa e che la funzione non presenti rischi eccessivi all'interno dell'Unione europea", ha dichiarato il portavoce.
MetaAI nell'Ue
Meta ha annunciato la scorsa settimana il lancio di MetaAI in tutta l'Ue. Lo strumento di intelligenza artificiale è stato lanciato negli Stati Uniti nel settembre 2023, seguito dall'India nel giugno 2024 e dal Regno Unito in ottobre.
Il piano di espansione in Europa è stato interrotto l'estate scorsa a causa dell'"imprevedibilità normativa": la Commissione irlandese per la protezione dei dati ha detto all'azienda di rimandare il suo piano perché prevedeva di utilizzare i dati degli utenti adulti di Facebook e Instagram per addestrare i suoi modelli linguistici di grandi dimensioni (Llm).
"Ci è voluto più tempo di quanto avremmo voluto per portare la nostra tecnologia AI nelle mani delle persone in Europa, poiché continuiamo a navigare nel suo complesso sistema normativo, ma siamo felici di essere finalmente arrivati", ha dichiarato Meta in un post la scorsa settimana.
L'azienda - compresi il suo amministratore delegato Mark Zuckerberg e il capo delle politiche globali Joel Kaplan - ha criticato l'azione normativa dell'Europa nei confronti delle aziende tecnologiche statunitensi, ancor più dopo l'insediamento della nuova amministrazione statunitense del presidente repubblicano Donald Trump a gennaio.