Troppo caldo per lavorare: cosa dice la legge?

Lavoro e caldo infernale, un binomio bollente
Lavoro e caldo infernale, un binomio bollente Diritti d'autore Francisco Seco/AP
Diritti d'autore Francisco Seco/AP
Di Giulia Carbonaro
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I sindacati dei lavoratori spingono affinché i governi riconoscano una temperatura massima oltre la quale non si possa lavorare

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L'Europa meridionale si prepara ad affrontare altre temperature record questa settimana, mentre l'ondata di calore Cerbero continua ad attanagliare paesi come Spagna, Italia e Grecia.

Si prevede che nei prossimi giorni il termometro raggiungerà i 45 gradi in Spagna e almeno 10 città italiane sono state messe in stato di massima allerta. Inoltre, è tornata di attualità la questione del "fa troppo caldo per lavorare".

L'estate scorsa, mentre il Regno Unito affrontava la prima allerta caldo estremo, il sindacato britannico dei lavoratori Gmb ha chiesto che venisse approvata al più presto una legge sul "troppo caldo per lavorare", per proteggere i lavoratori dall'essere costretti a lavorare con temperature torride e pericolosamente insalubri.

Nonostante tutto, nel Regno Unito non esiste ancora una normativa che definisca esattamente quanto caldo deve fare in un luogo di lavoro prima che un lavoratore possa legittimamente chiedere di essere mandato a casa (e immergersi in un bagno di ghiaccio).

Yui Mok/AP
Il Regno Unito è impreparato ad affrontare temperature superiori ai 40 gradiYui Mok/AP

Le linee guida per la salute e la sicurezza richiedono che il luogo di lavoro sia "confortevole", ma definiscono solo il freddo eccessivo, affermando che le temperature non dovrebbero scendere al di sotto dei 16 gradi in un ambiente d'ufficio, o dei 13, se il lavoro è fisicamente impegnativo.

Non si fa menzione di un limite massimo, che probabilmente qualche decennio fa non era considerato necessario, ma che oggi è una questione scottante.

Sorprendentemente, i Paesi più abituati alle alte temperature non sono molto più preparati, nonostante il rischio che il caldo estremo rappresenta per il nostro benessere.

A livello di Unione europea, non esiste una regola comune che definisca la temperatura massima consentita sul luogo di lavoro. Ma alcuni Paesi ne hanno implementate di proprie.

.Europa Press via AP
Residenti osservano un incendio boschivo nei pressi di Puntagorda, sull'isola di La Palma, Canarie, sabato 15 luglio 2023.Europa Press via AP

Francia

In Francia, il "Code du Travail" - che detta le leggi sul lavoro del Paese - non stabilisce una temperatura massima sul luogo di lavoro, ma richiede ai datori di lavoro di assicurarsi che i loro dipendenti siano in grado di svolgere le proprie mansioni in condizioni di sicurezza, il che potrebbe includere la protezione dai rischi rappresentati dal caldo estremo.

Secondo il Codice, i datori di lavoro del settore edile devono fornire ai propri dipendenti almeno tre litri d'acqua al giorno, sollievo durante le giornate più calde.

Un'altra disposizione consente ai lavoratori di fermarsi quando temono un pericolo immediato per la loro vita: ma se questo includa un'ondata di calore o meno, è soggetto a interpretazione e non esplicitamente definito dalla legge.

Italia

Il diritto del lavoro italiano non definisce una temperatura massima consentita sul luogo di lavoro, ma, analogamente alla Francia, richiede che i datori di lavoro si assicurino che i dipendenti siano in grado di svolgere le proprie mansioni in sicurezza.

Secondo una decisione del 2015 della Corte d'appello del Paese, i lavoratori hanno il diritto di interrompere la loro attività - senza perdere lo stipendio o essere licenziati - se il datore di lavoro non garantisce condizioni sicure o li fa lavorare a temperature "proibitive".

Germania

Con l'aumento delle temperature in Germania, come in gran parte dell'Europa occidentale, anche i tedeschi hanno iniziato a chiedersi quali siano i loro diritti in questi casi.

La Germania definisce la temperatura massima che dovrebbe essere raggiunta sul posto di lavoro come 26 gradi Celsius in circostanze normali, ma non è un limite sancito dalla legge. Se le temperature superano i 26 gradi Celsius, i datori di lavoro devono garantire che i lavoratori svolgano la loro attività in sicurezza, anche fornendo loro acqua quando il termometro raggiunge i 30 gradi Celsius e consentendo pause.

Spagna

Più degli altri Paesi citati, la Spagna regolamenta in modo piuttosto chiaro la temperatura massima sul luogo di lavoro.

L'Istituto nazionale per l'igiene e la sicurezza sul Lavoro del Paese afferma che per il lavoro in ufficio è necessaria una temperatura compresa tra i 17 e i 27 gradi Celsius, mentre i lavori che richiedono un leggero sforzo fisico dovrebbero essere svolti a una temperatura compresa tra i 14 e i 25 gradi.

Se un datore di lavoro non rispetta questi requisiti, i lavoratori possono denunciarlo a un ente governativo, l'Inspección de Trabajo y Seguridad Social (letteralmente, l'Ispettorato del lavoro e della sicurezza sociale) o a un sindacato dei lavoratori per assicurarsi che rispetti la legge.

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Quanto sono protetti i lavoratori?

Purtroppo per i lavoratori, la protezione legale contro il caldo sul posto di lavoro non sembra essere aumentata come le temperature del pianeta...

Tuttavia, i sindacati dei lavoratori stanno cercando di convincere i governi a riconoscere una temperatura massima al di sopra della quale il lavoro non dovrebbe essere permesso.

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