In Europa ancora troppi fumatori incalliti. Tra i giovani spopolano le sigarette elettroniche

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Di Camille Bello
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La maggior parte dei fumatori giornalieri ha questo vizio da almeno 10 anni

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Che il fumo faccia male è risaputo e visto il numero crescente di giovanissimi che iniziano presto ad accendersi una sigaretta, il Regno Unito e l’Irlanda hanno annunciato un giro di vite sulle sigarette elettroniche vendute o distribuite ai minori di 18 anni.

Il governo britannico stanziato un piano per aiutare i fumatori a smettere passando alle sigarette elettroniche, l’aumento anche di questi dispositivi tra i ragazzi è diventato un motivo di preoccupazione.

Il ministro della sanità, Neil O’Brien, ha presentato un’iniziativa, "swap to stop", che darà supporto a oltre un milione di fumatori inglesi che vogliono smettere: offerti kit per il vaping e supporto professionale. Previsti anche aiuti economici per le donne incinte, fino a 456 euro, che vogliono dire stop alla sigaretta anche elettronica. 

Una mossa che rientra in una più ampia strategia per rendere il paese "libero dal fumo" entro il 2030, o per ridurre i tassi di fumatori del 5%. Le autorità britanniche hanno anche lanciato una "squadra di controllo dei vaporizzatori illeciti" Inoltre, verrà discussa la possibilità di cambiare i messaggi sui pacchetti di sigarette, inserendo testi positivi e consigli per smettere.

In Irlanda la legislazione che vieta la vendita di sigarette elettroniche ai minori dovrebbe essere emanata a luglio. Qual è la situazione in altri paesi in Europa?

Il vizio del fumo in Europa

Secondo i dati raccolti da Eurostat, il 19,7% della popolazione dell'Ue fuma quotidianamente. Nel 2019, il 5,9% fumava 20 o più sigarette al giorno e il 12,6% ne fumava meno di 20.

I paesi con un tasso di fumatori tra i più alti in Europa sono la Bulgaria, con il 28,2% della popolazione che consuma quotidianamente tabacco. Seguono la Turchia (27,3%), la Grecia (27,2%), l’Ungheria (25,8%) e la Lettonia (24,9”).

I paesi con il minor numero di fumatori sono invece Svezia (9,3%), Islanda (11,2%), Finlandia (12,5%), Norvegia (12,9%) e Lussemburgo (13,5%). La Svezia, il paese europeo con i tassi di fumatori più bassi, ha portato avanti per anni una battaglia contro le sigarette. Il fumo è stato vietato in tutti i bar e ristoranti all'inizio del 2005. Nel 2019, il divieto è stato ulteriormente esteso anche ai dehor dei locali e nei luoghi pubblici.

Ue, gli uomini fumano di più rispetto alle donne

Il 22,3% degli uomini di età pari o superiore a 15 anni fuma quotidianamente sigarette, rispetto al 14,8% delle donne. I paesi in cui gli uomini consumano più sigarette sono la Bulgaria (37,6%), la Lettonia (34,4%) e la Romania (30,6%).

Al contrario, i paesi dove le donne fumano di più sono la Germania (18,6%), la la Croazia (19,2%) e la Bulgaria (20,7%). In Romania, fuma il 30,6% degli uomini contro il 7,5% delle donne; in Bulgaria il 37,6% di fumatori sono uomini, mentre il 20,7% sono donne; e in Lettonia, il 34,4% sono uomini contro il 12,1% delle donne.

In alcuni paesi, la differenza tra i due sessi è più ridotta o addirittura invertita. In Svezia, nonostante i divieti, è stato più difficile per le donne smettere di fumare. Il 6,8% lo fa ancora, rispetto al 5,9% degli uomini. In Danimarca fuma l'11,7% degli uomini e l'11,8% delle donne. Anche in Norvegia la differenza è ridotta. L'11% degli uomini fuma mentre le donne sono due punti indietro.

La maggior parte dei fumatori giornalieri ha questo vizio da almeno 10 anni

I dati suggeriscono che in tutta l'Ue la stragrande maggioranza dei fumatori giornalieri nel 2019 (76,2%) si accende regolarmente la sigaretta da almeno 10 anni. Il 78,1% sono uomini, il 73,5% sono donne.

Le sigarette elettroniche sono spesso pubblicizzate come più sicure delle “classiche bionde”. Falso. Almeno secondo un recente studio della rivista medica BMJ che afferma che non è possibile determinare se questi dispositivi siano meno dannosi per i polmoni e il cuore.

L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) afferma che i cosiddetti e-liquid utilizzati nelle sigarette elettroniche, sia che contengano o meno nicotina, in genere hanno additivi, aromi e sostanze chimiche, che possono essere tossiche per la salute delle persone.

Dagli ultimi dati di Eurostat, le nazioni che usano le sigarette elettroniche sono Francia (6,6%), Polonia (6,0%) e Paesi Bassi (5,9%), mentre in fondo alla classifica troviamo la Spagna (1,0%) e la Turchia 0,9%.

Tutti i danni del fumo, dal tumore alle malattie cardiovascolari

L'Oms stima che il tabacco sia una delle maggiori minacce per la salute pubblica al mondo, provocando più di otto milioni di morti all'anno.

Nonostante i notevoli progressi compiuti negli ultimi anni, il numero di fumatori nell'Ue è ancora troppo alto. La direzione generale per la salute e la sicurezza alimentare della Commissione europea afferma che il consumo di tabacco è "il più grande rischio per la salute e la causa più significativa di morte prematura".

In Europa, 757.677 casi di cancro sono attribuibili al fumo di tabacco e potrebbero essere prevenuti, secondo l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro. Circa il 50% dei fumatori muore prematuramente, in media 14 anni prima rispetto a chi non fuma.

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È interessante notare che la Svezia, il paese con il minor numero di fumatori nel blocco, è anche il paese con la più bassa incidenza di cancro al polmone. Anche i dati provenienti da Finlandia, Lussemburgo e Portogallo mostrano una correlazione tumore e fumo. Ora si attendono i nuovi dati Eurostat del 2027.

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