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Ucraina nell'Ue, al vertice di Euronews sull'allargamento la richiesta a Orbán: "Basta veti"

Il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa parla durante il vertice sull'allargamento organizzato da Euronews a Bruxelles il 4 novembre 2025
Il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa parla durante il vertice sull'allargamento organizzato da Euronews a Bruxelles il 4 novembre 2025 Diritti d'autore  Euronews
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Di Sandor Zsiros & Gregoire Lory
Pubblicato il
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Al vertice sull'allargamento dell'Unione europea organizzato da Euronews, che si è tenuto martedì a Bruxelles, i principali leader hanno invitato l'Ungheria a togliere il veto all'adesione dell'Ucraina

Nel corso del vertice sull'allargamento dell'Unione europea organizzato da Euronews, il presidente del Consiglio europeo António Costa ha avvertito i Paesi candidati e gli Stati membri dell'Unione europea che è giunto il momento di prendere decisioni cruciali. Al contempo, il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha condannato il veto posto dall'Ungheria sull'ingresso di Kiev, bollandolo con una forma di sostegno a Vladimir Putin.

"I partner in via di adesione devono decidere se hanno la determinazione per andare avanti con la trasformazione chiesta dall'Unione europea o se preferiscono rimanere intrappolati in dolorose eredità storiche", ha dichiarato Costa. Che ha anche inviato un messaggio ai Ventisette: "L'Unione europea deve anche decidere se può permettersi di perdere altro tempo e se è pronta a crescere e adattarsi alle attuali realtà geopolitiche".

Il discorso di Costa al vertice sull'allargamento di Euronews ha coinciso con la pubblicazione dell'ultima relazione della Commissione europea sull'allargamento. Costa è un mediatore chiave tra gli Stati membri per garantire l'unanimità necessaria a far progredire i futuri negoziati con i paesi candidati. L'Ungheria ha posto il veto sull'adesione dell'Ucraina, poiché il governo di Viktor Orbán ritiene l'ingresso di Kiev metterebbe in pericolo l'Europa.

La commissaria europea Kos: "Non è giusto"

Zelensky, che si è unito al vertice in collegamento video, ha criticato la decisione di Budapest, affermando che bloccare il cammino dell'Ucraina verso l'adesione significa aiutare la Russia: "Durante questa guerra, non abbiamo ricevuto alcun sostegno da parte sua", ha dichiarato il capo di Stato ucraino.

"Non vorremmo che Orbán sostenesse la Russia, perché bloccare il nostro ingresso nell'Ue rappresenta un sostegno specifico a Putin. Il che non è assolutamente positivo. Questa è la mia opinione personale", ha aggiunto Zelensky prima di ribadire come a suo avvisto l'Ucraina stia proteggendo l'intera Europa dalla Russia.

Il leader di Kiev ha affermato poi che l'Ucraina sta lottando per la propria esistenza e che per questo l'Ungheria dovrebbe sostenerla, o almeno non bloccare l'apertura dei negoziati con Bruxelles.

"Ammirazione per i risultati raggiunti dall'Ucraina nonostante la guerra"

Anche la commissaria europea per l'Allargamento Marta Kos ha messo in discussione il veto dell'Ungheria all'allargamento, affermando che ostacolare l'apertura dei capitoli "non è giusto. L'Ungheria ha dato il via libera alla concessione dello status di Paese candidato all'Ucraina e all'avvio dei negoziati. E ora invece blocca. Non è giusto".

La Commissione, insieme al Consiglio europeo, sta cercando un modo per superare il veto del governo di Budapest. Kos ha sottolineato la propria "ammirazione" nei confronti dell'Ucraina "per i risultati che stanno ottenendo, mentre le bombe cadono. Anche noi dovremmo fare qualcosa".

La responsabile dell'allargamento ha infine ricordato che i Paesi candidati dovrebbero portare avanti le riforme nonostante i dibattiti politici in Europa: "Non hanno bisogno di Orbán per farle", ha concluso Kos.

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