Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Fact checking: sì, l'Italia fa ancora parte dell'Accordo di Parigi sul clima

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni parla con i giornalisti durante la Conferenza sulla ripresa dell'Ucraina presso il centro congressi La Nuvola a Roma, 10 luglio 2025.
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni parla con i giornalisti durante la Conferenza sulla ripresa dell'Ucraina presso il centro congressi La Nuvola a Roma, 10 luglio 2025. Diritti d'autore  Gregorio Borgia/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Gregorio Borgia/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Di James Thomas
Pubblicato il
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto: Copy to clipboard Copied

Un post virale online sostiene che l'Italia si sia ritirata dall'accordo, ma non ci sono prove a sostegno di questa affermazione

PUBBLICITÀ

Sui social media stanno circolando affermazioni secondo cui l'Italia avrebbe seguito le orme degli Stati Uniti ritirandosi dall'Accordo di Parigi, firmato nel 2015 e finalizzato a limitare l'aumento del riscaldamento globale al di sotto dei due gradi.

Un post di un account che si spaccia per un'agenzia di stampa legittima, in cui sono state fatte queste affermazioni, ha ricevuto migliaia di visualizzazioni, like e condivisioni.

Il post riporta una foto della presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni ma per il resto non fornisce alcuna informazione o prova aggiuntiva per l'affermazione.

Non ci sono prove per le affermazioni in questo post
Non ci sono prove per le affermazioni in questo post Euronews

L'Italia era uno dei firmatari originari dell'accordo e il sito ufficiale delle Nazioni Unite per la raccolta dei trattati ne riporta ancora l'adesione.

Si legge che, come la maggior parte degli altri Paesi, l'Italia ha aggiunto formalmente la propria firma all'accordo il 22 aprile 2016 e lo ha ratificato l'11 novembre dello stesso anno. Inoltre, il Paese è coperto dall'Unione Europea, anch'essa firmataria dell'accordo.

L'uscita degli Usa dall'Accordo di Parigi

Al momento della firma, il blocco ha dichiarato che, essendo all'epoca composto da 28 Stati membri, tra cui l'Italia, era competente a sottoscrivere accordi internazionali e ad attuare obblighi legati alla conservazione, alla protezione e al miglioramento dell'ambiente, oltre ad altri obiettivi.

Lo status di Paese firmatario dell'Italia si contrappone a quello degli Stati Uniti, che la Raccolta dei Trattati segnala essersi ritirati nel 2020 sotto il presidente Donald Trump durante il suo primo mandato, per poi rientrare nel febbraio 2021 sotto l'ex presidente americano Joe Biden.

Da quando è stato rieletto, Trump ha firmato un ordine esecutivo per abbandonare nuovamente l'accordo, il che avverrà nel gennaio 2026. Per il momento, quindi, gli Stati Uniti figurano ancora come membri.

Non ci sono però prove che l'Italia segua l'esempio: una ricerca su Google di parole chiave sia in inglese che in italiano non mostra alcuna notizia attendibile al riguardo.Inoltre, non c'è stato alcun annuncio ufficiale da parte del governo italiano in tal senso. Euroverify ha contattato il ministero dell'Ambiente italiano, ma non ha ricevuto risposta.

Ma Meloni ha affermato il suo impegno nei confronti dell'Accordo di Parigi al momento del suo insediamento nel 2022. Al vertice Cop27 ha dichiarato che il suo governo rimane fermo nel perseguire la decarbonizzazione. "Intendiamo perseguire una transizione giusta per sostenere le comunità colpite e non lasciare indietro nessuno", ha dichiarato all'epoca.

Le critiche di Meloni al Green Deal

Ma Meloni ha criticato altre iniziative internazionali sul clima, come il Green Deal dell'Ue, per il suo approccio presumibilmente "ideologico".

La presidente del consiglio ha affermato che politiche verdi troppo rigide potrebbero danneggiare l'industria europea e ha chiesto al continente di essere più cauto, per proteggere la sua economia e i suoi cittadini.

"Ho spesso detto che in un deserto non c'è nulla di verde", ha dichiarato a maggio Meloni. "Prima di ogni altra cosa, dobbiamo combattere la desertificazione dell'industria europea".

La premier ha affermato che l'approccio normativo dell'Ue ha danneggiato l'industria automobilistica e che la sua attenzione ai veicoli elettrici, un mercato dominato da Paesi non europei, esporrà il blocco.

"Continuo a credere che sia controproducente concentrarsi solo sulla transizione elettrica, dove le catene di fornitura non sono controllate dall'Europa, ma da altri attori", ha dichiarato Meloni.

I sostenitori del Green Deal, tuttavia, affermano che trasformerà l'Ue in un'economia competitiva ed efficiente dal punto di vista delle risorse, rendendo l'Europa il primo continente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050.

L'Ue spera inoltre che l'accordo possa dare impulso all'economia attraverso la tecnologia verde, riducendo l'inquinamento e facendo in modo che "nessuna persona o luogo" venga lasciato indietro.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Fact checking: così la disinformazione ha alimentato le rivolte anti-migranti a Torre Pacheco

Fact-checking: le bufale di Donald Trump sull'Europa nel discorso all'Assemblea generale Onu

Il video delle proteste francesi è falso: si tratta in realtà di una manifestazione in Polonia