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I leader europei chiedono un'immediata distensione tra Israele e Iran

Keir Starmer e Ursula von der Leyen hanno esortato a una de-escalation immediata.
Keir Starmer e Ursula von der Leyen hanno esortato a una de-escalation immediata. Diritti d'autore  Leon Neal/2024 Getty Images
Diritti d'autore Leon Neal/2024 Getty Images
Di Jorge Liboreiro
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Gli attacchi militari tra Israele e Iran hanno suscitato allarme in tutta Europa, con i leader che hanno chiesto a entrambe le parti un'immediata de-escalation

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I leader europei hanno espresso il loro allarme per gli attacchi militari lanciati nella notte tra Israele e Iran e hanno chiesto un'immediata de-escalation per evitare una guerra totale che potrebbe estendersi a tutto il Medio Oriente e oltre.

Il primo ministro britannico Keir Starmer è stato uno dei primi capi di governo a reagire, esortando "tutte le parti a fare un passo indietro e a ridurre urgentemente le tensioni".

"L'escalation non serve a nessuno nella regione. La stabilità in Medio Oriente deve essere la priorità e stiamo coinvolgendo i nostri partner per ridurre le tensioni", ha dichiarato Starmer. "Ora è il momento della moderazione, della calma e del ritorno alla diplomazia", ha aggiunto Starmer.

L'omologo olandese, Dick Schoof, ha lanciato un messaggio simile. "Attacchi allarmanti in Medio Oriente", ha detto Schoof. "I Paesi Bassi invitano tutte le parti a mantenere la calma e ad astenersi da ulteriori attacchi e ritorsioni. Nell'interesse della stabilità della regione, è necessaria un'immediata distensione".

Merz: Iran viola disposizioni del Trattato di non proliferazione nucleare

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha convocato il suo gabinetto di sicurezza dopo aver parlato telefonicamente con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che lo ha informato sugli obiettivi dell'operazione militare. Merz è stato l'unico leader europeo a ricevere in anticipo la notizia dell'attacco.

Il programma nucleare iraniano "viola le disposizioni del Trattato di non proliferazione nucleare e costituisce una grave minaccia per l'intera regione, in particolare per lo Stato di Israele", ha dichiarato Merz in un comunicato, mettendo in guardia dall'instabilità regionale.

Merz ha citato le recenti conclusioni dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), secondo cui l'Iran non sta rispettando i suoi obblighi nucleari per la prima volta in 20 anni.

La Germania è pronta "a esercitare la propria influenza sulle parti in conflitto utilizzando tutti i mezzi diplomatici a nostra disposizione". L'obiettivo deve rimanere quello di impedire all'Iran di sviluppare armi nucleari", ha aggiunto il cancelliere.

L'Ue chiede la de-esclation in Medio Oriente

Da Bruxelles, anche i leader delle istituzioni dell'Unione europea si sono espressi sulla rapida evoluzione degli eventi.

"L'Europa esorta tutte le parti a esercitare la massima moderazione, a smorzare immediatamente i toni e ad astenersi dalle ritorsioni", ha dichiarato Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, definendo la notizia "profondamente allarmante".

"Una soluzione diplomatica è ora più urgente che mai, per il bene della stabilità della regione e della sicurezza globale", ha aggiunto von der Leyen.

L'Alta rappresentante Kaja Kallas ha definito la situazione "pericolosa" e ha affermato che "la diplomazia rimane la strada migliore da percorrere".

Altri Paesi hanno offerto le loro prime reazioni attraverso i loro ministeri degli Affari esteri. "La situazione in Medio Oriente è profondamente preoccupante e il ciclo di escalation militare deve finire", ha dichiarato la finlandese Elina Valtonen, sottolineando che il personale dell'ambasciata finlandese a Teheran è "al sicuro" e continua a operare "normalmente".

Il francese Jean-Noël Barrot ha affermato che è "essenziale mobilitare tutti i mezzi diplomatici" per far calare le crescenti tensioni, mentre l'irlandese Simon Harris ha ammonito che "un'ulteriore escalation comporterebbe un rischio molto reale di ricadute regionali". "Questo sarebbe disastroso per tutti i popoli della regione", ha detto Harris.

Il nuovo conflitto tra Israele e Iran arriva due giorni prima che i leader del Gruppo dei Sette (G7) si riuniscano per un vertice di due giorni in Canada. L'ordine del giorno del vertice doveva essere incentrato sulla guerra della Russia contro l'Ucraina e sul sistema commerciale internazionale, ma gli ultimi sviluppi potrebbero facilmente trasformare l'ordine del giorno.

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