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Costa a Belgrado: “La Serbia è impegnata nel cammino verso l’Unione europea”

Il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa durante un colloquio con il presidente serbo Aleksandar Vucic a Belgrado, Serbia, 13 maggio 2025
Il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa durante un colloquio con il presidente serbo Aleksandar Vucic a Belgrado, Serbia, 13 maggio 2025 Diritti d'autore  AP Photo/Darko Vojinovic
Diritti d'autore AP Photo/Darko Vojinovic
Di Emma De Ruiter
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Il presidente del Consiglio europeo si è recato in Serbia nonostante le polemiche per la partecipazione di Vučić alla parata a Mosca. Pressioni per un allineamento con la politica estera dell’Ue

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La Serbia è "pienamente impegnata nel processo di adesione all’Europa", ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo António Costa in visita a Belgrado.

Costa ha incontrato il presidente serbo Aleksandar Vučić in un momento di critiche legate alla sua recente partecipazione alla parata del Giorno della Vittoria a Mosca. "Molte persone mi hanno chiesto di non venire", ha ammesso Costa.

Il presidente del Consiglio Ue ha tuttavia spiegato di aver deciso di recarsi nella capitale serba per "chiarire" il significato della visita di Vučić nella capitale russa affermando: "Dobbiamo avere un pieno allineamento nella nostra politica estera e di sicurezza comune".

Vučić "mi ha detto che si trattava di un’occasione per commemorare un evento del passato". "Non possiamo riscrivere la storia e comprendiamo perfettamente che la Serbia celebri la sua liberazione", ha aggiunto Costa, riferendosi alla guerra in Ucraina, giunta al quarto anno.

"Ma non possiamo celebrare la liberazione di 80 anni fa senza condannare l’invasione di un altro Paese oggi."

Mesi di proteste in Serbia

"Avete la nostra parola", ha assicurato Vučić, "che faremo uno sforzo ulteriore per avvicinarci più rapidamente all’Unione europea".

Vučić è sottoposto a forti pressioni interne dopo sei mesi di proteste anti-corruzione guidate dagli studenti, scoppiate in seguito al crollo della tettoia di una stazione ferroviaria a Novi Sad il primo novembre 2024, in cui sono morte 16 persone. Molti in Serbia attribuiscono la tragedia a frodi e irregolarità nella costruzione delle infrastrutture.

Il presidente serbo è stato anche criticato per i suoi rapporti stretti con Russia e Cina, pur ribadendo ufficialmente l’obiettivo dell’integrazione europea.

La Serbia dipende quasi interamente dalla Russia per l’energia e si è rifiutata di aderire alle sanzioni occidentali contro Mosca per l’invasione su larga scala dell’Ucraina. Tuttavia, Belgrado ha votato a favore di una risoluzione delle Nazioni Unite che condanna l’aggressione russa.

Dopo la tappa a Belgrado, Costa si recherà in Bosnia-Erzegovina, dove il leader serbo-bosniaco Milorad Dodik, in conflitto con il governo statale, ha riacceso le tensioni etniche post-belliche e ostacolato le riforme necessarie nel processo di allineamento all'Ue.

Negli ultimi mesi, l’Albania e il Montenegro sono emersi come i principali candidati all’adesione nell’area dei Balcani occidentali, mentre Serbia, Bosnia, Kosovo e Macedonia del Nord restano indietro.

Risorse addizionali per questo articolo • AP

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