Il presidente del principale partito di centro-destra dell'UE ha detto a Euronews che è tempo che l'Europa si faccia avanti.
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Manfred Weber, presidente del Partito Popolare Europeo (PPE), ritiene che gli Stati Uniti non siano più il motore della stabilità mondiale di un tempo.
In un'intervista esclusiva a Euronews, ha manifestato preoccupazione per quello che ha descritto come "un comportamento dirompente e imprevedibile" nei primi mesi dell’amministrazione Trump, attualmente al centesimo giorno della sua azione di trasformazione dell’ordine mondiale.
"In un mondo in cui l'America non è più un'ancora di stabilità né fornisce questo tipo di orientamento, l'Europa è chiamata ancora di più a farlo. Di nuovo, il più grande partito d'Europa deve fornire all'Europa esattamente questa mentalità e questi contenuti", ha detto Weber.
La frattura tra Europa e Stati Uniti è apparsa in modo chiaro e sconcertante quando a febbraio il vicepresidente JD Vance ha parlato alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Nelle sue osservazioni, ha accusato l'UE di soffocare la libertà di parola e ha promesso un approccio diverso.
"Sotto la guida di Donald Trump, possiamo anche non essere d'accordo con le vostre opinioni, ma difenderemo il vostro diritto di esprimerle pubblicamente, che siate d’accordo o meno", ha detto Vance.
Weber si è detto fortemente in disaccordo, difendendo i limiti europei contro l’hate speech e la disinformazione.
"Non seguiamo il ragionamento del vicepresidente Vance secondo cui tutto è permesso", ha dichiarato a Euronews. "No, in Europa non tutto è permesso. Non si può mentire, non si possono fare discorsi di odio. Non si può essere antisemiti nel mondo di oggi in Europa."
Stile di vita europeo
Weber ha sottolineato l'importanza di definire un'identità europea distinta, libera da influenze esterne, siano esse americane, cinesi o russe.
"L’applicazione delle nostre norme ci fa credere con sicurezza nello stile di vita europeo, evitando di seguire l'approccio americano, cinese o russo."
Pur sostenendo la necessità di una distanza strategica da Washington, Weber ha ribadito l'importanza della cooperazione in materia di difesa e la necessità per l'Europa di rafforzare il proprio ruolo sulla scena mondiale.
"L'ambito in cui abbiamo bisogno di un ancora maggiore impegno è quello della difesa e delle future politiche in materia di affari esterni: è questa la sfida che ci aspetta."
Weber è stato rieletto per un secondo mandato come presidente del PPE durante il Congresso di Valencia, ottenendo 502 voti su 563 validi.