La guerra in Ucraina si combatte anche nello spazio: la dipendenza da Starlink di Elon Musk preoccupa Kiev e Bruxelles. L’Ue lavora su alternative come GovSatcom, Eutelsat e Iris
In Ucraina il campo di battaglia si estende oltre la superficie terrestre: arriva fino allo spazio. La rete di satelliti Starlink, di proprietà di Elon Musk, è diventata cruciale per mantenere la connettività delle truppe ucraine. Tuttavia, la natura imprevedibile del miliardario statunitense desta preoccupazione tra i vertici europei.
L’Ue cerca alternative: GovSatcom è la prima risposta
Nonostante la forte dipendenza da Starlink, l'Ue non resta a guardare. Secondo l’eurodeputato Christophe Grudler (Renew Europe), l’Europa ha già pronte delle opzioni.
"Abbiamo chiaramente i mezzi per sostituire Starlink", afferma. GovSatcom, la rete satellitare europea per uso governativo, sarà operativa in Ucraina già da giugno.
Questo sistema punta a garantire connessioni sicure e affidabili per autorità pubbliche e missioni critiche. Kiev ha già manifestato interesse.
GovSatcom potrebbe non bastare
Tuttavia, non tutti sono convinti. De Liedekerke avverte che GovSatcom potrebbe non essere sufficiente per le necessità operative militari sul campo.
"Non è una pallottola d'argento", afferma. "Serve una connettività più flessibile, come quella offerta oggi da Starlink".
Eutelsat è pronta, ma ha bisogno di sostegno
Una seconda alternativa è rappresentata da Eutelsat, la società franco-britannica che utilizza una costellazione in orbita bassa simile a quella di Starlink. Tuttavia, la disparità è evidente: 7.000 satelliti americani contro 630 europei.
Sul terreno, Eutelsat dispone di appena 2.000 terminali, contro i 40.000 di Starlink. E c’è un altro ostacolo: il costo. Un terminale Eutelsat arriva a costare fino a 9.000 euro, contro i 500 di Starlink.
Ciononostante, De Liedekerke sottolinea il valore strategico della scelta europea:
"Eutelsat è il nostro campione. Va sostenuto politicamente e finanziariamente."
Iris2, la risposta europea del futuro
Guardando più avanti, l’Ue sta sviluppando Iris2, una mega-costellazione satellitare multi-orbita composta da 290 satelliti. Il sistema sarà pienamente operativo entro il 2030, ma i primi servizi inizieranno già nel 2028.
Secondo Grudler, relatore del progetto al Parlamento europeo:
"Iris2 sarà la prima costellazione con crittografia post-quantistica. Nessun attacco informatico potrà violarne la sicurezza."
Il consorzio SpaceRISE che lo sviluppa include nomi di peso come Eutelsat, Airbus, Thales, Deutsche Telekom e altri giganti europei.
Diversificare per difendere: evitare un punto di guasto unico
La lezione da trarre, secondo De Liedekerke, è chiara:
"Abbiamo affidato la connettività della guerra a un solo uomo. Dobbiamo diversificare per non rischiare di restare al buio."
L’obiettivo è costruire un’infrastruttura europea autonoma, resiliente e sicura. Perché anche la guerra moderna si gioca tra le stelle.