Ricevendo il primo ministro irlandese, il presidente Usa ha accusato l'Irlanda e tutta l'Europa per il surplus commerciale con gli Stati Uniti. Martin ha risposto che il commercio è una "strada a doppio senso"
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Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha aggiunto l'Irlanda all'elenco dei Paesi che, a suo dire approfittano degli Stati Uniti, e lo ha fatto durante la visita mercoledì alla Casa Bianca del primo ministro irlandese Micheál Martin.
Martin, negli Stati Uniti nell'ambito delle celebrazioni annuali per il giorno di San Patrizio, ha risposto ricordando i contributi dell'Irlanda alla storia e alla cultura degli Stati Uniti.
Nello stesso giorno l'Unione europea ha annunciato dazi da 26 miliardi sui beni statunitensi a partire da aprile, in risposta alle tariffe doganali volute da Trump sulle importazioni di acciaio e alluminio provenienti dall'Ue.
Durante l'incontro con il Taoiseach, Trump ha ribadito che l'Unione Europea è stata creata solo per attaccare gli Stati Uniti, come fatto nelle scorse settimane imponendo dazi sulle importazioni dall'Europa, Canada, Cina e altri Paesi.
Alla domanda se anche l'Irlanda, membro dell'Ue, stesse sfruttando gli Usa dal punto di vista commerciale, Trump ha risposto che "lo stanno facendo" e che "gli Stati Uniti non avrebbero dovuto permettere che accadesse".
Dati ufficiali indicano che l'Irlanda ha registrato un surplus commerciale con gli Stati Uniti di poco più di 50 miliardi di euro nel 2024. Trump ha fatto riferimento anche alle aziende farmaceutiche statunitensi che sono attive in Irlanda, attratte dalle politiche fiscali del Paese.
"All'improvviso l'Irlanda ha le nostre aziende farmaceutiche", ha commentato il presidente Usa, "abbiamo avuto leader stupidi. Avevamo leader che non avevano idea, o diciamo che non erano uomini d'affari, ma non avevano idea di cosa stesse succedendo".
Martin ha ribattuto che le relazioni commerciali sono "una strada a doppio senso", aggiungendo che le due maggiori compagnie aeree irlandesi acquistano più aerei dalla Boeing di chiunque altro al di fuori dell'America.
Il leader irlandese ha aggiunto che centinaia di aziende hanno sede in America, creando migliaia di posti di lavoro. "Questo è un fatto poco noto che non compare nelle statistiche", ha aggiunto Martin.
"Capisco perfettamente il suo punto di vista", ha poi detto a Trump, "ma penso che sia una relazione che possiamo sviluppare e che durerà nel futuro".