I terremoti sottomarini di questa settimana hanno provocato l'evacuazione di oltre 10mila residenti, turisti e lavoratori. Giovedì il governo greco ha dichiarato lo stato d'emergenza per facilitare l'accesso alle risorse statali
Con l'attività sismica ancora in corso, il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha visitato Santorini venerdì, mentre l'isola del Mar Egeo ha imposto maggiori misure precauzionali per timore di un grave terremoto.
Durante la sua visita Mitsotakis ha ispezionato le strutture per gestire l'emergenza e ha annunciato un pacchetto di finanziamenti di 3 milioni di euro per la costruzione di un percorso di evacuazione di emergenza nella parte meridionale dell'isola.
"Ci stiamo preparando al peggio sperando nel meglio. Questo è ciò che uno Stato serio e organizzato deve fare", ha dichiarato Mitsotakis durante un incontro con i funzionari locali.
L'intensificarsi dell'attività sismica ha spinto le autorità a mettere in atto ulteriori misure precauzionali, tra cui la limitazione del traffico nelle aree considerate a rischio frane.
I camion dell'esercito hanno portato a Santorini dei generatori di elettricità, mentre i soccorritori sono stati già inviati all'inizio della settimana.
Gli scienziati continuano a monitorare l'attuale sciame sismico di scosse sottomarine - la più intensa di magnitudo 5,2 - che stanno colpendo Santorini e tre isole vicine, dove sono state chiuse le scuole ma sono state adottate misure di emergenza più limitate.
Mitsotakis ha visitato Santorini un giorno dopo che il governo ha dichiarato lo stato di emergenza per consentire alle autorità un accesso più rapido alle risorse statali.
Nonostante abbia causato finora danni minimi, lo sciame sismico ha provocato l'esodo di migliaia di residenti, turisti e lavoratori stagionali, che sono stati evacuati via mare verso la terraferma greca.
Gli esperti affermano che l'attività sismica non è correlata all'attività vulcanica nel Mar Egeo, ma non sono ancora in grado di dire se la raffica di scosse potrebbe portare a un terremoto più potente.
La Grecia si trova su molteplici faglie, che la rendono uno dei Paesi europei più a rischio di terremoti. Gli esperti affermano che un'attività sismica così elevata a Santorini è normale e potrebbe durare per mesi.