Un missile ha bersagliato un edificio residenziale nella città di Sumy, causando almeno undici morti e 89 feriti. Colpita lunedì mattina anche Odessa, dove si registrano almeno dieci vittime e più di quaranta feriti. Quello in corso è l'attacco russo più potente ed esteso dall'inizio della guerra
Nuovi raid russi hanno colpito l'Ucraina causando almeno 21 morti e oltre 130 feriti. Tra domenica e lunedì gli attacchi missilistici hanno colpito edifici residenziali nelle città di Sumy, nel nord-est del Paese, e di Odessa, a sud.
Colpito un palazzo residenziale a Sumy
Intorno alle 21:30 di domenica, un missile Kh-59 ha colpito un edificio residenziale di nove piani uccidendo almeno undici persone, tra cui un bambino di nove anni e una ragazza di 14, secondo quanto riportato dai servizi di emergenza e dall'esercito ucraino.
Sono almeno 89 i feriti, tra i quali ci sarebbero almeno undici bambini. Il razzo ha colpito anche il cortile dell'edificio, causando danni ingenti e lasciando le case circostanti senza finestre, come dichiarato il sindaco della città, Artem Kobzar.
Più tardi, un secondo missile russo ha colpito le infrastrutture energetiche, lasciando senza corrente alcune parti della città.
"Domenica sera per la città di Sumy è diventato un inferno, una tragedia che la Russia ha portato nella nostra terra", ha dichiarato Volodymyr Artyukh, capo dell'amministrazione militare di Sumy, in un post su Telegram.
L'attacco su Sumy è uno dei tanti lanciati nel fine settimana, quando la Russia ha messo in atto la più potente operazione in territorio ucraino dall'inizio della guerra, colpendo tutte le regioni del Paese e la capitale Kiev.
Missili anche su Odessa
Le forze russe hanno anche lanciato un attacco missilistico contro la città portuale di Odessa nella mattina di lunedì, causando almeno dieci morti e più di quaranta feriti. Il governatore Oleh Kiper ha riferito che il numero delle vittime e l'entità dei danni sono ancora in fase di accertamento.
Odessa, situata sulla costa del Mar Nero nel sud dell'Ucraina, conta circa un milione di abitanti. La città è stata ripetutamente presa di mira durante tutta la guerra.
I bombardamenti arrivano in concomitanza dell'autorizzazione concessa a Kiev dagli Stati Uniti per l'utilizzo di missili a lungo raggio per colpire obiettivi all'interno del territorio russo.