In questa puntata parliamo dell'inquinamento atmosferico, il più grande rischio ambientale per la salute nell'Unione Europea.
I livelli di inquinanti atmosferici nell'Unione Europea sono superiori alle linee guida stabilite dall'Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2021. Ogni anno circa 300.000 europei muoiono prematuramente a causa dell'inquinamento atmosferico.
Questo problema è anche una delle cause principali di diverse malattie, tra cui asma, cancro ai polmoni, ictus e diabete. La produzione di energia, l'agricoltura e l'industria sono le attività che contribuiscono maggiormente all'inquinamento atmosferico, anche se nelle aree urbane il traffico è una delle principali fonti di inquinamento.
Per migliorare la situazione, l'UE ha modificato la direttiva sulla qualità dell'aria ambiente introducendo limiti più severi che entreranno in vigore a partire dal 2030, come concordato questo mese da tutti i 27 Stati membri.
Ad esempio, le particelle microscopiche note come PM2,5 devono essere ridotte da 25 a 10 µg/m3. Il biossido di azoto deve essere ridotto da 40 a 20 µg/m3.
La Commissione europea è consapevole che l'inquinamento atmosferico colpisce maggiormente le persone vulnerabili, tra cui i bambini, gli anziani, i malati cronici e le persone meno abbienti. Euronews ha ascoltato le preoccupazioni dei cittadini di Atene (Grecia) e Roma (Italia), due città con gravi problemi di qualità dell'aria.
"Penso che l'aria ad Atene sia pessima perché ci sono tantissime auto. Molte persone evitano i trasporti pubblici o non camminano, preferiscono l'auto", ha detto un giovane greco.
"Dobbiamo impegnarci e sensibilizzare tutti i cittadini, magari attraverso campagne con stand informativi, sulla gravità della situazione attuale, sul fatto che siamo praticamente a un punto di non ritorno", ha detto una giovane donna italiana.
Denunce in tribunale e sostegno finanziario ai governi
La buona notizia per i cittadini è che la direttiva rafforza il loro accesso alla giustizia: "La direttiva afferma esplicitamente che se la salute di una persona è danneggiata perché un governo o un'azienda non ha agito per contrastare l'inquinamento atmosferico, questa persona ha il diritto di intraprendere un'azione legale per ottenere un risarcimento finanziario", spiega Robert Hodgson, giornalista di Euronews che si occupa di questo tema.
Per anni i governi dell'UE sono stati lenti nell'applicare le normative esistenti e più della metà dei 27 Paesi sono già stati citati in giudizio per violazione degli standard sulle emissioni inquinanti.
In vista dei nuovi e più severi limiti previsti dalla direttiva modificata, i governi hanno chiesto una clausola che consenta loro di richiedere un ritardo di dieci anni nell'attuazione, che deve essere ben argomentato.
"Questo sarà un processo che l'UE dovrà seguire per sostenere le autorità locali e regionali negli Stati membri, naturalmente. Ma in tutta onestà, l'inquinamento è una pandemia al rallentatore", ha dichiarato l'eurodeputato Javier López (Spagna, centro-sinistra), che è stato il relatore della modifica di questa direttiva nell'ultima legislatura del Parlamento europeo.
López ritiene che la tutela dell'ambiente e della salute non sia incompatibile con il rilancio del settore primario dell'economia, come promesso dal Green Deal europeo, soprattutto di fronte alla concorrenza di altre potenze come Cina e Stati Uniti.
Ma i governi e i cittadini saranno d'accordo con il ritmo e il metodo utilizzato per raggiungere questo obiettivo?
Giornalista: Isabel Marques da Silva
Produzione: Pilar Montero López
Produzione video: Zacharia Vigneron
Coordinamento editoriale: Ana Lázaro Bosch e Jeremy Fleming-Jones