In arrivo il nuovo vaccino Covid, Bruxelles dà il via libera (dopo l'approvazione dell'Ema)

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La direttiva Ue è vincolante ma ciascuno Stato membro stabilirà le modalità di somministrazione del vaccino

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Con il nullaosta dell'Ema, l'Agenzia europea del farmaco, Bruxelles ha dato il via libera ad un nuovo vaccino contro il Coronavirus. 

Si tratta nello specifico del Comirnaty adattato alla sottovariante Omicron XBB.1.5. Una nuova versione di Pfizer, insomma, studiata ad hoc per prevenire e “alleggerire” i possibili effetti del virus nel suo nuovo ceppo, mentre in Europa assistiamo alla circolazione di diverse varianti Omicron. 

Come sarà adottata la decisione Ue dai singoli Stati membri

La decisione della Commissione europea è giuridicamente vincolante in tutta l’Unione europea, spetta però agli Stati memmbri, come per gli altri vaccini Covid,stabilire le modalità di utilizzo del vaccino, valutando a livello nazionale i tassi di infezione e di ospedalizzazione, il rischio per le popolazioni vulnerabili e la disponibilità di vaccini.

Il vaccino Comirnaty è stato autorizzato per la prima volta nell’Unione europea nel dicembre 2020, mentre le versioni aggiornate contro BA.1 e BA.4-5 hanno ottenuto l’autorizzazione a settembre 2022.

Il virus ha ripreso la sua corsa (ma preoccupa un po' di meno)

Il nuovo vaccino può essere somministrato negli adulti e nei bambini a partire dai 6 mesi di età, ma in modalità differenti. In linea con le precedenti raccomandazioni dell’Ema e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc): 

  1. gli adulti e i bambini a partire dai 5 anni di età che necessitano di vaccinazione dovrebbero ricevere 1 singola dose, indipendentemente dalla loro storia vaccinale contro il Covid
  2. i bambini dai 6 mesi ai 4 anni possono ricevere invece 1 dose se hanno completato un ciclo di vaccinazione primaria oppure 3 dosi se hanno contratto il virus.

Per quanto riguarda l’Italia  i dati della sorveglianza dell’Iss indicano che il virus ha ricominciato a circolare.

Nulla di preoccupante, almeno per ora, ma è bene tenere monitorato il trend di diffusione. Al momento Arturo (Xbb.1.16) ed Eris (Eg.5) si confermano le varianti più diffuse, ma aumentano anche i casi legati alla nuova arrivata Ba.2.86.

Nelle settimane di ferie degli italiani, in particolare a cavallo tra Ferragosto (dal 14 al 20 agosto per l’esattezza), l’incidenza dei nuovi positivi al Covid diagnosticati e segnalati è stata pari a 14,5 casi per 100mila abitanti, in aumento rispetto alla settimana precedente, quando i casi erano 11 su 100mila. 

L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero al 15 agosto 2023 era pari a 1,23, in leggero aumento rispetto alla settimana precedente. L’incidenza settimanale è in aumento nella maggior parte delle Regioni, con valori comunque non superiori a 30 casi per 100mila abitanti.

L’incidenza più elevata è stata riportata in Liguria e la più bassa in Basilicata.

La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale è quella degli ultra novantenni. Il tassi di malattia grave, che riguarda ricovero, ricovero in terapia intensiva o decesso, sono stabili o in lieve aumento in tutte le fasce d’età. Il dato però evidente è che i tassi di ospedalizzazione e mortalità aumentano con l’età e i tassi più elevati si trovano proprio nella fascia  dei più anziani.

Chi deve fare il nuovo vaccino (anche in Italia)

Per quanto riguarda il nuovo vaccino in Italia, in vista di un possibile aumento dei casi  con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno, la vaccinazione con i vaccini aggiornati è “fortemente consigliata agli over-60 e ai soggetti fragili per evitare il rischio di malattia grave,  concreto in questi soggetti. 

 "Questo nonostante il virus SarsCoV2 ora preoccupi meno rispetto al passato” ha spiegato all’Ansa l’epidemiologo Gianni Rezza, già direttore della Prevenzione generale del ministero della Salute.

Il virus SarsCoV2, spiega Rezza, continua a circolare con diverse sottovarianti nuove, ricombinanti di Omicron, che possono portare ad un rialzo dei casi ed un piccolo aumento si comincia ad osservare.” Ci si può aspettare una ulteriore circolazione nella stagione fredda, come accade per i virus respiratori in generale. Quindi – avverte – proteggere anziani e fragili è importante poiché molti non sono andati oltre la seconda o terza dose di richiamo e non si vaccinano da tempo”. Dunque è “bene che lo facciano”.

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