L'invasione dell'Ucraina fa crollare l'approvvigionamento di gas russo e Gazprom non può evitarlo
Il flusso di gas russo attraverso l'Ucraina verso l'UE è stato interrotto di quasi un terzo, quando la compagnia di gas ucraina Naftogaz ha rifiutato di prelevare gas dalle regioni del paese occupate dalla Russia.
L'azienda ucraina ha affermato di non poter più controllare parti del suo sistema di gasdotti a Luhansk. Kiev ha chiesto alla russa Gazprom di trasferire i suoi flussi di gas a un interconnettore sotto il controllo ucraino. Gazprom ha detto che la cosa è tecnicamente impossibile. Tuttavia, gli esperti affermano che i mercati non hanno reagito troppo male all'interruzione.
Così Simone Tagliapietra di Bruegel: "Sia l'Austria che la Germania hanno indicato di non essere state colpite in modo significativo dall'interruzione. Se guardiamo al prezzo del gas naturale nel mercato europeo, questo in realtà è in calo oggi. È un segno che i trader non stanno considerando la cosa un evento importante. Tuttavia, è anche un segno che i rischi infrastrutturali in Ucraina rappresentino un rischio per le forniture russe all'Europa. Oltre all'altro rischio, che è, la questione relativa ai pagamenti in rubli delle forniture di gas da parte delle società europee".
Fonti della Commissione Europea hanno spiegato a Euronews che il problema è dovuto all'invasione russa e che l'Ucraina è un partner affidabile. Questa la dichiarazione: "Sebbene questi sviluppi possono avere un impatto su parte del transito di gas verso l'UE, non comportano alcun problema immediato di sicurezza dell'approvvigionamento per l'UE".
L'UE fa molto affidamento sul gas russo, anche se spera di ridurre la sua dipendenza di 2/3 entro la fine dell'anno.