Londra rassicura gli automobilisti: nessuna carenza di carburante. Nei distributori lunghe code. Mancano i camionisti e il governo concede altri 5000 permessi di lavoro temporanei
La Gran Bretagna sta facendo i conti con la Brexit ma da Londra arriva una notizia che dovrebbe rassicurare i cittadini. La benzina non manca. A dichiararlo il Segretario di Stato per i trasporti del Regno Unito, Grant Shapps, dopo che migliaia di automobilisti sono rimasti bloccati nel traffico per il terzo giorno in tutto il paese.
Stazioni di servizio chiuse, carburante razionato a causa di un’interruzione dell'approvvigionamento per la carenza di camionisti. La drastica carenza di autisti di mezzi pesanti nel Regno Unito dopo l’uscita del paese dall’Ue - ne mancano centomila secondo le stime della categoria - ha colpito anche i benzinai, costretti a rimanere chiusi per mancanza di rifornimenti.
Grant Shapps ha sottolineato che nelle sei raffinerie e nei 47 impianti di stoccaggio c'è parecchio carburante, chiedendo alle persone di non farsi prendere dal panico. “Gli automobilisti possono continuano a fare benzina come sempre, niente più code o carenza nei distributori.” Il Segretario ai trasporti aveva confermato l’impegno del governo a rivedere le politiche di immigrazione. Londra sta rilasciando altri 5000 permessi di lavoro temporanei a cittadini dell’Unione europea e potrebbe concedere ulteriori visti d'ingresso. Il tutto per agevolare il commercio, l’economica e i lavoratori.
La ricerca di camionisti britannici
La Road Haulage Association e altre associazioni di settore avevano chiesto di poter reclutare lavoratori dall’Unione Europea per far fronte alla carenza di 100mila camionisti, problema che con la pandemia e la Brexit si è fatto sentire ancora di più.
Il Governo aveva rifiutato la richiesta, ordinando invece alle società del settore di reclutare e addestrare camionisti britannici. Ma il premier Boris Johnson aveva detto stop al personale straniero. Ora la marcia indietro.
La mancanza di conducenti di mezzi pesanti si è aggravata dall’inizio dell’anno (quando molti europei hanno lasciato il Regno Unito) e ora sta peggiorando. Con il Natale che si avvicina, è facile prevedere che, in mancanza di interventi, il problema non potrà che aggravarsi.
Nei supermercati e in molti negozi iniziano a scarseggiare anche molti prodotti alimentari. Il Paese rischia di andare incontro a quello che i media locali hanno già ribattezzato, prendendo in prestito la celebre citazione del Riccardo III di Shakespeare, l’inverno del malcontento.