In Calabria uno dei campus più verdi d'Europa

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Di Aurora Velez
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Un ambizioso progetto sostenuto dalla politica di coesione europea consente all'Università della Calabria di realizzare un risparmio energetico annuo di oltre mezzo milione di euro.

Energia solare e geotermica, led e pannelli fotovoltaici... L’efficienza energetica in uno dei campus universitari più verdi d’Europa, in Calabria.

Un risparmio di oltre mezzo milione di euro

Con i suoi oltre 200 ettari di superficie, fra aule, laboratori, sale studio e spazi verdi, l’Unical, o Università della Calabria, è il campus più grande d’Italia e uno dei più verdi d’Europa. 30 mila gli studenti iscritti, un migliaio dei quali stranieri.

Negli ultimi anni l’ateneo ha realizzato una transizione energetica combinando energia geotermica e solare. Secondo il rettore, Nicola Leone, questo ha consentito di risparmiare più di mezzo milione di euro l'anno: "Realizzare un campus di avanguardia in Calabria è stata una grande sfida. È una delle regioni più povere d’Europa. Non possiamo contare su significative risorse proprie. Abbiamo quindi fatto tesoro delle opportunità offerte dalla Commissione europea. Abbiamo partecipato a bandi, ottenendo finanziamenti importanti, anche sul fronte della sostenibilità".

Il budget totale per la trasformazione energetica è stato di 18 milioni di euro, il 75 per cento dei quali fornito dalla politica di coesione europea.

Sole, geotermia e led

Un esempio concreto: i 96 edifici a forma di cubo collegati da un ponte centrale sono illuminati da un sistema intelligente di 33 mila lampade a led controllabili da remoto. Un sistema che da solo riduce drasticamente le emissioni di CO2.

L'Unical sfrutta anche il calore della terra con la geotermia e l’energia solare con pannelli termici e fotovoltaici. In un campus verde come questo il ruolo dell’energy manager, Vittorio Ferraro, è fondamentale. "In particolare il fotovoltaico installato su tutto il ponte ci ha permesso di ridurre di circa 900 tonnellate l'anno le emissioni di anidride carbonica - spiega Ferraro. - L'impianto a led ci ha consentito di ridurre di circa 800 tonnellate l'anno le emissioni di anidride carbonica, mentre le pompe di calore geotermiche le riducono di circa 90 tonnellate l'anno".

"È come venire in un'altra città"

La coerenza ecologica è la regola. Grazie ai sensori di presenza, per esempio, le luci nelle aule si accendono e si spengono a seconda della necessità per evitare sprechi di energia, e il ponte centrale, lungo quasi due chilometri, può essere attraversato solo in bicicletta o a piedi. Gli studenti, come Valentina che studia ingengneria energetica, apprezzano che l’università applichi ciò che imparano in classe: "Anche per chi abita nei dintorni è come venire in un'altra città. Non si tratta soltanto di vivere il campus green ma anche imparare di giorno in giorno come il piccolo può fare tanto a livello di impatto ambientale".

Oltre a promuovere attività scientifiche e di ricerca, l'Unical dispone di tre musei - storia naturale, paleontologia e ambiente - e di un orto botanico.

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