Belgio, è Marcolini il cioccolataio migliore del mondo del 2020

Belgio, è Marcolini il cioccolataio migliore del mondo del 2020
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Di Susan Dabbous
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Il maestro del dolce belga Marcolini, famoso per le sue praline di cioccolato, ha vinto il titolo di migliore pasticcere del pianeta. "Puntiamo su genuinità, prodotti locali e gioco di squadra", racconta ad euronews 184/258

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Per chi vive in Belgio decidere quale sia la cioccolateria più buona del Paese è una scelta davvero ardua, ma stavolta a scanzare qualsiasi dubbio è stata la giuria di giornalisti gastronomici del “World Pastry Stars 2020”  che a decretato il già famoso Pierre Marcolini il miglior pasticcere del mondo 2020. Euronews vi porta nella sua fabbrica per un incontro ravvicinato con il maestro e le sue creazioni. 

"Questo titolo lo vivo come il riconoscimento a 25 anni di carriera - afferma orgoglioso Marcolini - . È già la seconda volta che lo ricevo, ma spero che in futuro ne arrivino ancora. I premi scadiscono momenti importanti della vita professionale e aiutano lo spirito di squadra". Nella sua fabbrica di cioccolato, Marcolini ha introdotto diversi elementi di novità per rendere i prodotti più genuini. "Cerchiamo di utilizzare materie prime locali, quando possibile - spiega -. Ed evitiamo anche di usare i coloranti. Il nostro impegno verso il miglioramento va in questa direzione ".

Pierre Marcolini è circondato da un team di quindici collaboratori, con cui scambia idee e sperimenta nuove ricette, miscele e consistenze. Negli anni ha sostituito la passione sfrenata per la sperimentazione con la ricerca più equilibrata dell'eccellenza.

Ma anche questo grande maestro del dolce soffre della crisi provocata dalla pandemia del coronavirus.  

"Gli effetti dei blocchi presenti e passati si vedono sul nostro fatturato - lamenta l'imprenditore belga -. Senza turisti in Belgio abbiamo perso una parte molto importante della nostra clientela. I blocchi poi hanno un impatto anche sul morale, perché non sappiamo come affrontare i mesi a venire. E per un imprenditore non c'è cosa peggiore che non saper rispondere ad un collaboratore che chiede: allora capo, cosa pensa che faremo a dicembre? Questo clima di incertezza fa davvero male ".

Pierre Marcolini e il suo team, comunque, non resteranno con le mani in mano in vista delle feste di fine anno. Se Natale confinato dovrà essere, almento che sia dolce.

Journalist • Gregoire Lory

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