In migliaia hanno manifestato a Bruxelles contro la riforma del lavoro del precedente esecutivo
Epicentro in Francia, sciame sismico della protesta in Belgio: in migliaia sono scesi in piazza a Bruxelles per manifestare a sostegno di un sistema previdenziale equo. Che, nelle richieste dei manifestanti, prevede la riduzione dell'età pensionabile da 67 a 65 anni e pensioni di circa 1500 euro.
"Stiamo toccando il fondo del pozzo - dice Jan Staap, segretario del sindacato ABVV - la gente si sta alzando e vede che i tagli alla sicurezza sociale e a tutti i sistemi che ci proteggono sono troppi. Vogliamo tornare indietro e assicurarci di riavere il benessere che abbiamo conosciuto in Europa dopo la guerra".
Ma il Belgio non ha ancora un governo dalle elezioni dello scorso maggio: una situazione di stallo che inasprisce i rapporti con le parti sociali. I sindacati combattono contro la riforma del lavoro, attuata dal precedente esecutivo, e i lavoratori chiedono, a chiunque arrivi, un'attenzione diversa sui temi del welfare. Se i partiti riusciranno finalmente a formare una coalizione, quel governo saprà di dover affrontare una pressione enorme da parte dei sindacati fin dal primo giorno di mandato.
Intanto, a Bruxelles, si moltiplicano i disagi per i ritardi dei trasporti pubblici mentre alcune linee di autobus, tram e metropolitana sono state sospese.