The Brief From Brussels: "Prendetevi cura dell'Europa", ultimo messagio di Juncker all'eurocamera

The Brief From Brussels: "Prendetevi cura dell'Europa", ultimo messagio di Juncker all'eurocamera
Diritti d'autore Reuters
Diritti d'autore Reuters
Di Elena Cavallone
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Il Presidente uscente della Commissione europea fa un bilancio del suo mandato

PUBBLICITÀ

"Per cinque anni, sono stato molto orgoglioso di essere un piccolo pezzo di progetto più grande, che è più importante di noi. Dobbiamo continuare a combattere contro lo stupido nazionalismo. Lunga vita all'Europa."

Parole cariche di emozione per Jean-Claude Juncker, che davanti al Parlamento europeo ha tenuto il suo ultimo discorso da Presidente della Commissione UE.

Anche per lui martedi è arrivato il momento di fare un bilancio dei progressi compiuti in quei settori che all'inizio del suo mandato erano stati considerati prioritari, come la crescita, l'occupazione e gli investimenti. Un mandato non privo di momenti difficili come la crisi greca e quella migratoria. Alti e bassi, ricorda, ma sempre caratterizzati da "fiducia e cordialità".

Oltre ad aver definito la Brexit una perdita di tempo ed energie, Juncker ha espresso delusione per il mancato completamento dell'Unione bancaria, considerata la chiave per combattere le crisi future.

Tra i successi del suo mandato, invece, ha ricordato il pilastro dei diritti sociali e le norme sui lavoratori distaccati.

Ma per che cosa sarà ricordato Juncker secondo gli eurodeputati? Lo abbiamo chiesto ad alcuni eurodeputati, più o meno soddisfatti del suo operato.

"Ha fatto accordi di libero scambio, che sappiamo essere il motore della crescente disuguaglianza e dell'inquinamento. Ed è così orgoglioso di averne fatto uno con il Canada, uno con il Giappone, uno con il Mercosur, mentre è deluso di non averne fatto uno gli Stati Uniti", cosi ha commentato Philippe Lamber, eurodeputato verde.

Curioso vedere le due facce della relazione tra Juncker e il leader del Brexit Party, Nigel Farage:

"Non c'è nessuno più impegnato di lui a costruire gli Stati Uniti d'Europa per sbarazzarsi delle democrazie nazionali e accentrare il suo potere. Penso che la Brexit gli abbia reso difficile questo compito."

Eppure, quanto a simpatia, la sua è una valutazione completamente diversa: "posso non condividere le sue idee politiche ma vado d'accordo con lui come persona. La sua compagnia mi è sempre piaciuta".

Per l'ex presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, invece sarà difficile fare a meno di lui

"Penso che sia stato un importante regista nell'Unione europea e penso che avremo bisogno del suo aiuto in futuro".

Quanto a numeri Juncker sembra non essersi fermato un attimo in questi cinque anni, collezionando ben 596 riunioni di cui "solo" 147 rappresentate dal Consiglio europeo.

Eppure, nonostante il peso di questi cinque anni si faccia sentire, Juncker dovrà aspettare prima di andare in pensione. 

La Commissione Von der Leyen inizierà il suo mandato a partire dal 1 dicembre, a causa dei ritardi dovuti alla bocciatura di tre Commissari candidati da parte del Parlamento europeo.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Il generale Vannacci candidato alle elezioni europee con la Lega

A Cipro 25mila richiedenti asilo sono in attesa, Nicosia chiede all'Ue di cambiare status alla Siria

Parlamento Ue: gli alti e bassi del mandato, secondo i leader politici