Se il lavoro uccide: il cancro prima causa di morte tra i lavoratori

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Di Ana LAZAROElena Cavallone
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I tumori superano le morti accidentali come prima causa di decessi legati alla professione

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Tutti sanno che fare il pompiere comporta dei rischi, ma i problemi che ne derivano sul lungo termine sono meno noti. E' il cancro il vero nemico di chi sfida il fuoco e si trova spesso a respirare fumi tossici durante gli interventi.

Johnny Casier lo sa bene. Due anni fa gli è stato diagnosticato un cancro e ora combatte su due fronti: lotta contro la malattia e contro l'amministrazione, affinché riconosca che il suo cancro è correlato alla sua professione.

"All'inizio non ti curi degli aspetti amministrativi perché ti concentri sulla malattia sulla famiglia e sui figli. Ma dopo aver pagato cosi tanto per le cure allora ti aspetti che la tua amministrazione copra i costi".

L'amministrazione lo sa implicitamente, difatti due anni fa il protocollo di sicurezza è stato cambiato e ora dopo ogni intervento le uniformi devono essere ripulite.¨

Soltanto in alcuni paesi come il Canada o la Norvegia il legame tra cancro e la professione di pompiere è stato riconosciuto.

Quasi 200.000 persone muoiono ogni anno nell'Unione europea a causa di malattie e incidenti legati al lavoro.

Circa 100.000 decessi sono legati ai tumori derivanti dalla professione,diventando il fattore numero uno di decessi legati alla professione.

Le morti per caso sono ancora un problema ma in proporzione la loro incidenza è inferiore. I settori più colpiti sono la costruzione, il trasporto e lo stoccaggio.

I sindacati chiedono misure per garantire la sicurezza dei lavoratori, ma anche per essere compensati in caso di incidente o malattia. Lo scorso venerdì hanno manifestato davanti alle istituzioni dell'UE.

"Uno dei motivi per cui siamo qui oggi è chiedere al prossimo Parlamento europeo di assicurarsi che i datori di lavoro non continuino a sfuggire alle loro responsabilità", afferma Esther Lynch della Confederazione europea dei sindacati.

I sindacati denunciano nuove forme di precarietà che portano a incidenti, come nel caso di chi effettua le consegne, ma denunciano anche le morti lente causate dal cancro, dallo stress e il numero crescente di suicidi.

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