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Italia condannata per aver violato i diritti di Amanda Knox

Italia condannata per aver violato i diritti di Amanda Knox
Diritti d'autore 
Di Elena Cavallone
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La sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo afferma che lo stato italiano non ha fornito un interprete adeguato alla giovane americana, condannata e poi assolta per l'omicidio di Meredith Kercher

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La giustizia italiana bastonata dalla Corte europea dei diritti dell'uomo. Secondo i giudici di Strasburgo le autorità italiane hanno violato i diritti di Amanda Knox durante le indagini sull'uccisione della studentessa britannica Merditih Kercher. 

Durante l'interrogatorio del 6 novembre 2007 alla giovane americana sarebbe stato negato il diritto all'assistenza legale, in quanto non avrebbe avuto accesso a un interprete professionista.

La reazione di Amanda Knox

"Spero che sia l'ultima vicenda giudiziaria legata a questa storia." ha affermato Amanda Knox, la quale ha accolto quasi in lacrime la decisione della corte di Strasburgo. "Sono sollevata - ha detto al suo legale Carlo Della Vedova - perché è stato confermato che sono stati violati i miei diritti di difesa".

L'omicidio

Meredith Kercher, studentessa inglese di 22 anni, in Italia per l'Erasmus, venne uccisa con una coltellata alla gola nella casa presa in affitto a Perugia la sera del primo novembre del 2007. La vicenda giudiziaria legata al delitto è una delle più controverse degli ultimi anni.

La tappe della vicenda giudiziaria

Le indagini portano alla condanna dell'amica di Meredith Kercher: l'americana Amanda Knox e del fidanzato di quest'ultima, Raffaele sollecito.

Nel 2008 la corte d'Assise di Perugia condanna a 26 anni di carcere la Knox e a 25 anni Sollecito. 

Nel 2011 la corte d'Assise d'appello assolve Knox e Sollecito "per non avere commesso il fatto" e li scarcera. 

Nel 2013 la Cassazione annulla la sentenza di secondo grado e rinvia alla Corte d'appello di Firenze per un nuovo processo. 

Nel 2014 la Corte d'assise d'appello di Firenze condanna a 28 anni e sei mesi e 25 anni la Knox e Sollecito. I legali degli imputati fanno ricorso in Cassazione, che nel 2015 li assolve definitivamente "per non avere commesso il fatto".

Sempre nel 2016 la Corte europea dei diritti dell'uomo accoglie in via preliminare il ricorso contro l'Italia presentato da Amanda Knox.

L'Italia deve pagare i danni morali

Giovedì 24 gennaio la Corte di Strasburgo ha condannato l'Italia a pagare 10.400 euro per danni morali, a fronte delle richiesta della Knox di 500mila. La sentenza diventerà definitiva solo tra tre mesi e, se le parti non ricorreranno in appello, l'Italia dovrà anche pagare otto mila euro per le spese legali.

Amanda Knox aveva chiesto 30mila euro per la procedura davanti alla Corte e più di due milioni di euro per le spese sostenute dai suoi genitori per i processi in Italia.

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