Rifugiati, dall'Italia alla Svezia. Al via la prima tranche di ricollocamenti. In funzione anche l'hotspot di Lampedusa

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Di Euronews
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Sono partiti dall’aeroporto di Ciampino a Roma diretti in Svezia i primi i 19 rifugiati eritrei parte dei 22 mila che dovranno essere ridistribuiti

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Sono partiti dall’aeroporto di Ciampino a Roma diretti in Svezia i primi i 19 rifugiati eritrei parte dei 22 mila che dovranno essere ridistribuiti tra i Paesi europei. Per celebrare l’inizio dell’attuazione del piano Ue il Commissario Avramopoulous è volato in Italia insieme al ministro per gli affari europei del Lussemburgo Jean Asselborn.

Nei prossimi due anni 160.000 rifugiati arrivati in Italia e Grecia nel 2015 saranno ridistribuiti negli altri Paesi. I criteri di selezione però spettano alle autorità comunitarie.Come ha sottolineato il responsabile per la politica migratoria Ue:“I ricollocamenti non sono decisi a livello volontario. Starà alla Commissione decidere dove saranno inviati e se i richiedenti asilo non saranno d’accordo con la nostra decisione allora dovranno rientrare nei loro Paesi di origine”

Nonostante i problemi all’orizzonte, l’Agenzia Onu per i rifugiati resta piuttosto ottimista sulla possibilità di procedere con lo schema di ridistribuzione approvato dalla maggioranza degli Stati europei. “Il piano per la ridistribuzione dei rifugiati rappresenta un passo importantissimo verso la stabilizzazione della crisi europea. Ma potrà funzionare soltanto se insieme a questo saranno costruite anche le strutture adatte nei punti di ingresso in Europa, oltre a quelle esistenti oggi in Italia” ha dichiarato Melissa Fleming, Portavoce Unhcr.

Insieme alle prime partenze, in Italia, in particolare sull’isola di Lampedusa è entrato in funzione anche il primo hotspot per la raccolta delle richieste di asilo e per la registrazione dei migranti in arrivo in Europa.

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