Lasciare la Russia. La disperata soluzione contro le leggi anti-gay di Putin

Lasciare la Russia. La disperata soluzione contro le leggi anti-gay di Putin
Di Euronews
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In Russia è stata introdotta una nuova legge che vieta la propaganda omosessuale davanti ai minori.
Gli attivisti gay avvertono che tale legge li rende un facile bersaglio, altri si chiedono perché il Presidente Vladimir Putin l’abbia approvata giusto a pochi mesi dalle Olimpiadi Invernali di Sochi.

A livello internazionale sono stati lanciati appelli a boicottare i Giochi per protesta, ma la Chiesa Ortodossa, i gruppi religiosi più estremisti e, pare, la maggioranza dei cittadini russi appoggiano questa nuova legge.

Dopo l’approvazione di giugno del divieto di propaganda omosessuale sui minori, davanti alla Duma di Mosca ed in tutta la Russia sono scoppiate proteste, come quella dei baci in pubblico, che però sono finite in violenze.

La “legge della discordia” come è stata chiamata, potrebbe essere presto seguita da altri provvedimenti, (come il divieto di adozione per le coppie gay) che, a detta di Putin, “salvaguardano i valori tradizionali” del suo paese.

Masha Gessen è una giornalista russa-americana apertamente gay che insieme alla sua ragazza ha tre bambini. Per loro la scelta è una sola: abbandonare il proprio paese. Gli altri omosessuali russi (il 5% della popolazione) potrebbero presto seguire il loro disperato esempio.

Bonus interview: Maria Lipman, political analyst
Bonus interview: Masha Gessen, gay rights activist

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